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Commento di Daniel di Schuler

su Lombardia 27° Cantone? Io direi sì


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Daniel di Schuler Daniel di Schuler 2 aprile 2012 22:31

Sono un ammiratore della confederazione. I miei genitori si sono conosciuti mentre lavoravano a St. Moritz; io sono nato a Como, da quelle parti ho vissuto fino alla maggior età e la parte italiana della mia famiglia è valtellinese, ed è inutile ricordare i legami storici tra la valle (parte del Grigioni fino al congresso di Vienna) e la Svizzera.
Detto questo, proprio perchè conosco e amo la Svizzera quasi quanto l’Italia, trovo ridicoli gli italiani che pensano che basti cambiar di bandiera per risolvere i propri problemi. La grandezza della confederazione è fatta dai suoi cittadini; se i lombardi si comportassero a casa propria come gli svizzeri fanno a casa loro, non avrebbero alcun bisogno di abbandonare il tricolore per migliorare le proprie condizioni. Non lo fanno e non solo da oggi; le mie esperienze personali, sotto quel cielo che è cosi bello quando è bello, mi raccontano di "Brambilla" e "Cazzaniga", magari nei consigli comunali, mafiosi quanto e più dei loro disprezzati concittadini del sud, già alla fine degli anni 70. Mafiosi in tutto, tranne per il fatto di non avere il coraggio, o chiamatelo come volete, di premere il grilletto di una pistola. Basterebbe dargli un passaporto rossocrociato per fane degli "svizzeri"? Ma fatemi il piacere...
Un’ ultima cosa. Non ho mai sopportato chi smette di dare il massimo, giocando per la propria squadra, perché pensa, in caso di retrocessione, di andare da un’altra parte.
Io, nel bene e nel male, resto con l’Italia, come ho continuato a seguire Cantù anche quando era finita in A2: la squadra del cuore non si cambia. Se si ha un cuore.


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