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Commento di paolo federici

su Perché il TAV è un'occasione imperdibile


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paolo federici paolo federici 15 marzo 2012 00:10

cari Giorgio 

rispondo alla tua nota che dice: "E’ infatti sorprendente che tu sostenga come vantaggio competitivo per il nostro paese il fatto di essere attraversati da strade più o meno ferrate per portare delle merci in altre regioni d’Europa. Se capisco infatti chi potrebbero essere i beneficiari dei profitti, mi risultano altrettanto chiari i costi in termini di maggiore inquinamento, spese sanitarie, costi sociali in peggioramento della qualità della vita."
Immaginiamoci di essere all’inizio del secolo scorso, quando veniva progettata l’autostrada del sole. Pensa ad un abitante di un piccolo paesino, diciamo Roncobilaccio. Avrebbe potuto scrivere esattamente la stessa cosa: a cosa serviva una strada per portare merci e persone tra altre regioni d’Italia? Se avessimo dato retta a lui oggi NON avremmo le autostrade!
Sarebbe meglio? Possiamo discuterne ... ma mi pare arduo sostenere che senza autostrade sarebbe più facile commerciare.
Provo nuovamente a spiegarmi: un’azienda che PRODUCE ha bisogno di VENDERE ed una componente vincente è quella del TRASPORTO. Se chi PRODUCE è vicino ad una strada, ad una ferrovia, ad un porto oppure ad un aeroporto è AVVANTAGGIATO rispetto a chi si trova nella campagna magari meno inquinata ma LONTANO dalle vie di comunicazione.
Questo perché se un prodotto costa 100 ed il trasporto (per chi è dislocato vicino ad un NODO importante) costa 50, significa che quel prodotto potrà essere venduto a 151 guadagnando.
Se però lo stesso prodotto costa sempre 100 ma poi ci vogliono altri 100 per TRASPORTARLO, diventerà "invendibile" perché potrà essere venduto solo ad almeno 201.
Il vantaggio (odierno) di Germania ed Olanda (ma anche della Francia) rispetto a noi è che le loro aziende pagano MENO per il trasporto perché gli aeroporti ed i porti più funzionali ce li hanno vicini, mentre noi no.
Quindi anche se per "produrre" i loro prodotti (passami l’ingenuo gioco di parole) pagano di più (il che si tramuta in stipendi più alti per i lavoratori) alla fine riescono ad essere più competitivi sul mercato globale.
Se noi domani avremo una FERROVIA importante sul nostro territorio, tutta l’area "vicina" ne trarrebbe giovamento perché tutte le aziende vecchie (e nuove) potrebbero contare su costi di trasporto PIU’ bassi per tutto quanto viene venduto in Spagna, Francia, ma anche Germania e Olanda, per finire con l’Ukraina e dunque anche la Russia.
E sicuramente tutte le merci spedite via FERROVIA sarebbero merci in meno spedite via camion, con un notevole vantaggio anche dal punto di vista ecologico e di MINOR inquinamento. 
Alla fine avremmo anche, come effetto collaterale, un MIGLIORAMENTO della qualità della vita.
Come vedi, gli aspetti legati all’inquinamento e/o alla qualità della vita non solo li conosco, ma li reputo VINCENTI se davvero dovessimo deciderci a costruire questa benedetta "ultima trance" della TAV. 
Paolo Federici

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