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Commento di paolo

su No Tav: forze dell'ordine non identificate


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paolo 2 marzo 2012 16:08

Geri se metti un codice ben leggibile non ottieni una identificazione personale ,a meno che tu non abbia accesso alla corrispondenza dei codici con le persone e allora come ce l’hai tu può avercelo chiunque con le conseguenze che tu stesso paventi.

Il codice potrebbe invero essere "random" per l’occasione e servire come riferimento per segnalare un " abuso " da parte del milite . Ma a chi ti rivolgi ?alla polizia ? ( tse’) al magistrato ? Tu ci credi ?
Se invece venisse " tout court " affermato il principio della identificazione palese e visibile , allora dovrebbero sparire per primi gli agenti in borghese ma ,Kossiga (e non solo) a parte ,non pensi che sarebbe anche come togliere strumenti di indagine preziosi in un paese che vanta sei mafie( si è aggiunta la mafia cinese) .
Possiamo permettercelo? Si potrebbero prevedere delle eccezioni , ma chi è che decide come ,quando ed in quale occasione usarle? Il questore di turno (?!)
Non siamo in Inghilterra Geri ,questo paese ha parti del territorio sotto il controllo diretto di organizzazioni mafiose che governano al posto dello Stato ,che è tutto meno che sovrano.

Tornando al merito TAV ,credo che se lo Stato non si decide a prendere provvedimenti duri e risolutivi  ,non solo nei confronti degli estremisti politicizzati , ma anche di alcuni valsusini tutt’altro che moderati , la situazione precipiterà in una spirale senza fine . Ogni balordo in circolazione ,in nome del suo mantra ideologico che magari riempie il fallimento di una vita ,potrà mettere a ferro e fuoco là dove e meglio gli aggrada .Abbiamo già vissuto questa esperienza ,non mi sembra il caso di ripeterla.


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