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Commento di

su Retweets are not endorsement. I giornalisti e le regole su Twitter


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10 febbraio 2012 13:53

Sono d’accordo con te, Francesco, purtroppo invece "il resto della gente" (quanto meno quella che conosco io) lo vede come tale. Tu, ovviamente no... ma tu scrivi qui ed hai dell’informazione un punto di vista che potrei definire privilegiato.

Il mio commento invece voleva proprio portare in evidenza la "sostituzione": un SMS al posto di un dialogo, come un panino da fast food al posto di un buon pranzo.

A mia volta "studio" gli strumenti della rete almeno dal 1992, periodo in cui ero sistemista di rete presso un grosso CED, ed ovviamente non sono mai stato contrario a strumenti nuovi che anzi cercavamo e studiavamo (ed a volte creavamo). Quando però di uno strumento si fa un uso "sbagliato", per limitare piuttosto che per "aumentare", allora mi permetto di intervenire come minimo con un commento.

La rete è un grosso strumento (o contenitore di strumenti) d’amplificazione della libertà, credo che uno degli esempi più evidenti sia proprio Agoravox, non facciamo impoverire questa libertà limitandoci a "battutine" da 140 caratteri che, con la scusa di dire tutto, alla fine non dicono niente.

Tento di spiegarmi un filino meglio: un messaggio come questo o come il tuo ha, al di là della lunghezza, un contenuto, perchè io qui ci metto la faccia, cerco di rendere chiaro un punto, leggo le tue risposte o quelle di altri, rispondo a mia volta... si crea un dialogo, costruttivo spero per tutti, anche se alcuni solo leggono.
Se avessi "twittato" avrei usato una forma tipo fire-and-forget, lancia-e-dimentica. Il mio commento sarebbe finito nel calderone generale, la cui rilevanza totale può anche avere un significato ma la cui rilevanza singola tende asintoticamente a zero. Questo a me non piace.

Qualcuno può dire "ma se non vuoi dimenticare segui il thread con gli ashtag"... ma allora rispondo "che differenza c’è, a parte il numero di caratteri, fra un ashtag ed il thread di un forum?". E se la cosa va seguita, come (forse) merita, non è meglio un forum? c’era bisogno di un forum-a-SMS? o è forse per rispondere al "malcostume" della gente, che dopo 4 righe di testo ha il buffer pieno, che si crea questa specie di semi-forum? e se alla gente non interessa davvero fare altro che il proprio commentino... non pare anche a te che siamo di fronte ad un’occasione sprecata? diamo uno strumento di libertà a chi lo usa per fare la propria "scoreggina virtuale", della quale subito dopo si dimentica: dov’è il valore aggiunto, in questo?

btw: non parlo di Twitter per sentito dire, proprio perchè cerco di avere la visione più ampia possibile, ho creato un mio account e frequentato l’ambiente per un pò. La mia impressione è stata proprio quella che dicevo: Twitter mi deruba, non mi rende più libero.
Poi non dubito ci siano occasioni in cui questo strumento si rivela molto utile, ma in generale ne vedo fare un uso "limitante".

Sky


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