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Commento di

su L'indifferenza araba rispetto all'Olocausto


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29 gennaio 2012 14:52

Dici:

"E’ molto interessante quello che dici nella prima parte del tuo commento. In effetti la questione del significato politico della Shoah è un argomento che mi interessa molto e che, secondo me, è diventato un discorso parallelo rispetto alla reale entità dell’esperienza umana dello sterminio nazista"

Il “significato” politico della Shoah è una cosa; “l’uso” politico è un’altra cosa. Io ho usato il termine “uso” e intendevo dire che si usa ciò che è successo ad esempio per giustificare certe azioni israeliane come quella verso il Libano nel 1982 (ne ha parlato Tom Segev a Firenze nei giorni scorsi per distinguere l’uso – appunto – che alcuni politici hanno fatto della shoah dal senso di angoscia panica che coglie la società israeliana di fronte ad avvenimenti che realisticamente richiamano quell’esperienza, come ad esempio la guerra dei Sei Giorni o, aggiungo io, le attuali minacce iraniane). Ma c’è un ampio uso della shoah (negandola, per poter giustificare come legittima la propria ostilità al “colonialismo europeo”) da parte araba e iraniana. I Protocolli dei Savi di Sion è un testo (che come saprai era in origine un falso scritto dalla polizia zarista) molto diffuso in tutti i paesi arabi e in Iran. E non è un testo antiisraeliano o antisionista, ma proprio antiebraico. Siamo all’antisemitismo puro.


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