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Commento di

su Shoah: rottura di civiltà?


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27 gennaio 2012 23:09

La Legge 211 del 20 luglio 2000 dice:

Art. 1 - La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati"

Questo è quello che dice la legge dello Stato. Se non è stata istituita una giornata del ricordo simile per il porrajmos (lo sterminio dei rom e sinti) o degli omosessuali, dei prigionieri di guerra, dei comunisti o dei Testimoni di Geova o di chiunque altro che abbia subìto una persecuzione non è cosa che va chiesta - con la solita fastidiosa supponenza - agli ebrei, come se dipendesse da loro, come se si fossero arrogantemente appropriati di qualcosa, ma allo Stato, a qualsiasi governo e a qualsiasi opposizione, a qualsiasi partito e associazione che non hanno mosso un dito in questa direzione.
La comunità ebraica ha sempre aderito a qualsiasi iniziativa privata che proponesse il ricordo delle altre vittime.
Vedi qui http://www.paesesera.it/Blog/adesso...

Non ho dubbi che darebbero la loro adesione senza alcuna remora se fosse istituita una giornata del ricordo specifica per le altre vittime. Resta, credo indiscutibile (almeno su questo mi pare che ci sia accordo fra gli storici), l’unicità dello sterminio degli ebrei per le motivazioni culturali che ho cercato di dire nell’articolo.
 
Inutile sottolineare la sottile acidità di un commento come il tuo, Enrico. Te lo potevi risparmiare. Fabio DP


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