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Commento di Truman Burbank

su Un po' di chiarezza sulla leggenda della rivoluzione islandese


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Truman Burbank Truman Burbank 8 gennaio 2012 00:02

Articolo confuso, molto animato di desideri e voglia di convincere gli altri delle proprie fantasie.

Particolare punto debole la discussione sull’FMI, ho letto molti articoli e nessuno lo citava. Sarebbe allora necessario citare qualche articolo che sostiene tale abbandono dell’FMI da parte dell’Islanda, prima di dire che chi prende ad esempio l’Islanda sbaglia.

L’articolo qui sopra parla poi di un’eventuale bocciatura del referendum, quando il rifiuto del debito da parte del popolo islandese è un dato di fatto.

Quindi il rifiuto non è presunto, ma reale. Piuttosto la tua fantasia che gli islandesi pagheranno il debito andrebbe dimostrata. Se Regno Unito e Olanda hanno portato l’Islanda in tribunale, porta per favore un riferimento, oppure almeno distingui le tue supposizioni dai dati di fatto.

Ma poi dici che il "debito sarà rimborsato in virtù di accordi tra il governo di Rejkjavik e quelli di Londra ed Amsterdam". Anche qui sarebbe utile un riferimento, ma di solito chi fa accordi evita il tribunale. 

In sostanza mancano i punti chiave:

a) il popolo islandese ha rifiutato più volte di pagare il debito contratto da banche private (successivamente nazionalizzate)

b) ciò ha dato respiro all’economia islandese, che non si è affossata per carenza di liquidità, come avviene quando si decide di rimborsare il debito senza considerazioni per l’economia nazionale (il caso greco);

c) certamente gli islandesi stanno pagando pesanti conseguenze per la loro bancarotta, ma sarebbero state peggiori se avessero accettato le imposizioni (non riuscite) dei banchieri;

d) è molto probabile che il debito verrà rimborsato, ma in forma parziale e con condizioni accettabili per il popolo islandese.(In particolare con tempi che consentano una ripresa economica).

e) Per chi è capace di considerare l’uscita dell’Italia dall’euro (o semplicemente il collasso totale dell’euro) allora il caso islandese è perfettamente applicabile in Italia.

Vorrei ripetere: è particolarmente irritante leggere che gli altri sbagliano mettendo in bocca a tali "altri" delle frasi non verificabili.Il dire "le banche sono state nazionalizzate... Contrariamente a quanto diffuso sulla rete" non ha riscontri negli articoli che ho letto e mi suona come un espediente dialettico per sostenere il proprio punto di vista (a scanso di equivoci, certamente si, sono state nazionalizzate e lo dicono tutti).


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