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Commento di

su Le lacrime di Elsa Fornero e il sangue dei lavoratori [VIDEO]


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5 dicembre 2011 20:15
Quelle lacrime cariche di quell’ umanita’ del Ministro formero alla presentazione del testo della manovra che non lascia spazio a commenti per la sua durezza rappresenta e rappresentera’ in quei libri di storia l’immagine simbolo di una Nazione,della nostra Italia.
 Una nazione che con quei sacrifici durissimi e indispensabili sta’ lottando con tutte le sue forze per evitare che quel termine tanto in voga da qualche mese- default la investa, default che avrebbe condotto inevitabilmente a quella caduta libera dell’ Euro in tutta L’eurozona con gravissime ripercussioni nell’ Europa intera ed a questo punto di tutta l’economia Mondiale.
Non Commentiamo i contenuti di tale manovra pur se vorremo farlo con tutta quella nostra voce e rabbia unita a quella passione che ci e’ rimasta,lasciamo a commento pero’ di tale stato d’animo e tale ci basta quelle lacrime che son cadute a quella donna Ministro alla parola sacrifici.
Siamo un popolo operoso di lunga tradizione e sempre ben visto e portato ad esempio in molteplici settori industriali,Da sempre quando si dice Italia v’e’ un orgoglio di ostentazione anche negli stranieri che da noi hanno imparato tanto,da sempre l’Italia e quel miraggio di quei migranti che abbiamo accolto.
I sacrifici che il governo chiede ai pensionati e a chi stava per andare con quella gioia non da tutti di essere "arrivato" a quell’ eta’ pensionabile sono enormi ma tali sono quella risultanza di un inerzia negli anni per quelle misure di contenimento che non sono in tal senso prese nei tempi e nei modi dovuti con quella gradualita’ che ora non e’ stata piu’ possibile attuare.
Quei sacrifici per quel nostro debito pubblico enorme se fossero stati chiesti anni fa’ prima che tale arrivasse a quella percentuale del 120% non avrebbero di certo provocato quelle lacrime di sofferenza e di tristezza per qualcosa che pur non ritenendo sociale giusto si deve fare.
Un qualcosa indispensabilmente da attuare per quelle condizioni di sopravvivenza non solo della nostra Nazione ma dell’ intera Eurozona e di tale ne dovremo essere fieri per i nostri figli.
Saremo ricordati nella storia come quel popolo che al cambiamento nonostante non sia stato chiesto il permesso e’ stato chiesto scusa.
Antonello Laiso

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