• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile


Commento di Claudio Paudice

su Libia e le menzogne dei media. Testimoni raggiunti telefonicamente ci raccontano un'altra verità


Vedi tutti i commenti di questo articolo

Claudio Paudice 24 agosto 2011 13:25

Ineccepibile. Purtroppo i danni di questo complottismo "sempre e comunque", e di cui la rete è la prima responsabile, rischiano di aumentare giorno dopo giorno. Tutti quelli che scrivono per la cosiddetta controinformazione rivendicano la qualifica di informazione vera, veritiera e attendibile per quanto pubblicano. La rete è senza censura, l’informazione che viene dal basso, noi non abbiamo padroni, questi sono i loro motti principali. Come se non fosse necessario, oltre a tutto questo, una preparazione, una formazione e una professionalità che raramente dimostrano di possedere. I sedicenti controinformatori (chiamarli giornalisti è una bestemmia) spesso si limitano a spiattellare qua e là delle notizie sulla base di fonti che LORO ritengono affidabili (e si vede con quale risultato) e poi, laddove si rivelino delle patacche, buttare tutto nel dimenticatoio, abbandonare l’argomento, non riprenderlo più. Niente rettifica, niente scuse. Nel frattempo però hanno messo in circolazione notizie false, inesatte o faziose, a cui qualcuno ha creduto. Se questi sono i valori su cui si fonda la controinformazione, è già bella che morta prima di nascere. Piuttosto che un’opportunità, diventa un pericolo da cui guardarsi. Perlomeno, quello che fate, non chiamatelo giornalismo. Chiamatelo cazzeggio. Perchè di cazzeggio si tratta. 


Vedi la discussione






Palmares