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Commento di

su L'anomalo CV Scientifico in Chimica Ambientale di Franco Battaglia, il difensore del nucleare


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5 giugno 2011 09:59

AA xxx150 e qualche altro vorrei rispondere: volere è potere; ma forse costoro sono troppo in malafede come il prof. Battaglia quando esprimono idee e numeri (fra l’altro si dice che la matematica non è, o non dovrebbe essere, un’opinione). Riguardo alla differenziata a Napoli, sarebbe demagogia promettere di risolvere il problema della "monnezza" con una gestione della stessa in favore della salute, dell’ambiente e infine delle tasche dei napoletani? Il metodo della Dott.ssa Carla Poli di Vedelago va in questo senso, non certo la costruzione di nuove discariche e termovalorizzatori inquinantissimi: ciò è scientifico, sono numeri statistici non opinioni. La verità è che tale arcaica gestione dei rifiuti è a tutto vantaggio della malavita organizzata, mentre il motto della Dott.ssa Poli è: Io non li vedo più come rifiuti ma come materiali. Informatevi sul suo metodo.

Mi è parsa invece demagogia quella di Berlusconi quando afferma, unicamente per fini elettorali, di avere tolto in pochi giorni la monnezza dalle strade di Napoli o che l’Aquila è stata ricostruita, tutto risolto! Chissà perché la gente ha votato alla grande De Magistris e non Lettieri? Volere è potere.
Torniamo al nucleare e al fatidico picco dei 60 gigawatt delle 19.00. Il prof. Battaglia intende risolverlo col nucleare, e insisteva ripetutamente nel chiedere alla Sig.ra dei Verdi a Bruxelles come intende risolverlo senza nucleare. Questa gli ha risposto almeno 3 volte, ma il prof. sembra de coccio. Puntare la ricerca sulle rinnovabili che già comunque producono una certa percentuale che potrà aumentare esponenzialmente con la ricerca e sicuramente molto prima di 20 anni si troverà una soluzione definitiva, tanto quanto occorre per avere energia elettrica da eventuali centrali italiane. Il prof. la soluzione ce l’ha fra 20 anni, mica subito!, dopo avere speso almeno 100 miliardi (poiché le spese lievitano negli anni come il pane) di euro per 10 orribili centrali che la maggioranza degli italiani non vuole, e non avere risolto ancora il problema delle scorie radioattive che dove metteranno? In mare come sta facendo la mala per smantellare la centrale di Caorso? Il giornalista della Stampa che da anni si occupa delle navi dei veleni ne sa qualcosa, rischiando anche la vita.
Per il problema della intermittenza della produzione elettrica da energie naturali (è ovvio, la notte o nei giorni nuvolosi non c’è il sole, né il vento spira sempre!), esistono le centrali termodinamiche a specchi parabolici che grazie a sali fusi e non all’acqua, riescono a riscaldarsi e a produrre vapore col sole eterno e infinito fino a 550° per muovere le turbine, e la notte e nei giorni grigi ci sono i serbatoi di accumulo che fanno produrre energia anche di notte. Devono migliorarsi e abbassarsi nei costi, ma già il costo a Kilowattora è minore di quella del nucleare, dato che l’uranio costa sempre più e ce n’è sempre meno, come pure è sempre più costoso costruire e gestire centrali nucleari e l’enorme costo dello smaltimento delle scorie radioattive, quando lo fa una ditta onesta ovviamente che non butta tutto in mare.
Secondo il regime di economia di scala, le centrali termodinamiche a specchi parabolici costeranno sempre meno, e il costo del sole sarà sempre gratis, tranne che non vorranno privatizzare i raggi del sole: ma in tal caso faremo un referendum abrogativo!
Cordiali saluti da Angelo Lo Verme.


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