Il nucleare
non va bene affatto,parlate senza conoscere l’argomento ( sono ingegnere
energetico). Voi dite che le sole energie rinnovabile non possono bastare a
compensare il fabbisogno energetico mondiale. Be vi sbagliate. Il solo
fotovoltaico a fatto enormi passi da gigante con l’introduzione di moduli a
multigiunzione( siamo passati a fattori di conversione del 20% fino al 70 %
odierni ) . Con l’abbinaminto di sistemi a concentrazione, ogn i singolo modulo
equivarebbe fino a 1000 moduli dei vecchi al silicio monocristallino(togliendo
il problema di ingombro eccessivo su terreno),senza contare il fatto di
poterci integrare nel sistema di raffreddamento, un ciclo termodinamico con
l’indroduzione nell’impianto di sali che portano il liquido vettore fino ad una
temperatura di circa 800 gradi,che mediante generatori di vapori e turbine, si
può produrre altra energia elettrica e quindi arrivare a rendimenti complessivi
dell’impianto elevatissimi( oltre al fatto di produrre energia termica
utilizzabile per il riscaldamento )la possibilità di produzione energetica
anche in periodi di assenza della fonte energetica primaria ovvero l’energia
solare durante la notte o con cielo coperto grazie alla possibilità di accumulo
del calore in appositi serbatoi.Di particolare interesse sono anche i moduli
polimeri ,dal punto di vista applicativo.
Tenete presente anche l’eolico, che grazie all’idea di sfruttare le correnti
presenti ad alta quota ( 9000 metri dal livello del mare), o metterle
nelle profondità degli oceani , si è arrivati a progettare e costruire pale con
potenze nominali di 1G e con la possibilità di sfruttare le correnti 24 ore su
24.Esitono impianti a turbina ,che sfruttano il moto delle maree. Anche il
geotermico è una grossa fonte energetica, si progettano e fanno impianti fino a
2G,senza contare il fatto che ogni singola casa nostra potrebbe averne uno,come
pure il fotovoltaico o il solare termico.Anche il Biomassa è un ottimo metodo
di produzione di energia, tutt’oggi si costruiscono centrali che hanno 200 KW
di potenza nominale; uno dei grossi vantaggi è la possibilità di utilizzarlo
per compiere vari lavori incontemporanea, ovvero riciclo rifiuti
organi,produzione compost,produzione biogas,produzione energia elettrica e
termica.Bisogna considerare anche la possibilitò di convertire energia
elettrica prodotta in idrogeno,tramite elettrolisi.L’idroelettrico,in Italia,
si può aumentare ( di molto poco ancora), ma si puo ottimizzare di molto ancora
l’efficienza dei singoli componenti meccanici ed elettrici che compongo
l’mpianto ed quindi in rendimento complessivo.Con i nuovi sistemi di isolamento
termico a cappotto e con i nuovi sitemi di serramenti, si può ottenere un 30%
di miglioramento dell isolamento termico.Non valutate il fatto di poter
utilizzare nei motori a ciclo 8, il biodiesel o bioetanolo,anzichè i
derivati del petrolio,senza dover cambiare nulla a livello meccanico e tutto
ciò che comporta come risparmio sui singoli mezzi di spostamento (auto,bus..) e
sulle centrali che utilizzano questo tipo motore !!! Il contributo attuale al
fabbisogno energetico mondiale fornito dal nucleare è in realtà solo del 2% e
non lo sbandierato 5,9% di energia primaria: questo perché solo un terzo del
contenuto energetico del combustibile fissile viene effettivamente sfruttato,
in quanto convertito in energia elettrica, l’unica forma di energia che le
centrali nucleari sono realmente in grado di sfruttare il resto viene perso in
calore.Gli impianti nucleari sono sempre stati accompagnati da una lunga lista
di incidenti, generalmente tenuti nascosti o sottostimati. Gli stessi impianti
di nuova costruzione (tipo EPR) prevedono l’impiego di un combustibile
maggiormente arricchito che comporterà una più elevata presenza dei prodotti di
fissione (fortemente radioattivi). Queste scorie, anche perché sviluppano più
calore, saranno ancora più difficili da gestire.Si pensa che il nucleare possa
ridurre il costo dell’energia. Questo non è vero: un recente studio ha
dimostrato, per esempio, che i costi per il nucleare in Svizzera continueranno
ad aumentare.
I costi per il nucleare variano notevolmente da paese a paese: in Germania ha
un prezzo di circa due volte e mezzo in più rispetto a quello francese. Ciò è
dovuto al fatto che il nucleare in Francia è stato finanziato per anni dallo
Stato, quindi dai cittadini. Ancora oggi, le 30.000 persone che lavorano per il
nucleare francese sono pagate grazie agli investimenti massivi dello Stato.
L’aumento del numero di centrali atomiche nel mondo in questi ultimi anni ha
causato, inoltre, un considerevole aumento del costo dell’Uranio, che
difficilmente tornerà a scendere. Il nucleare è dunque molto costoso, anche nel
lungo periodo.Senza contare che per costruire una centrale nucleare occorre una
quantità enorme di cemento e la produzione di cemento è tra le cause del
riscaldamento globale.Ma passiamo al materiale. Tutti sanno che la materia
prima del nucleare è l’uranio. Per estrarlo e lavorarlo, fino a ricavarne
l’uranio arricchito da utilizzare nelle centrali, si utilizza tantissima
energia. Quindi, i benefici dal punto di vista ambientale, potenzialmente
positivi, sono di gran lunga minori se si considerano tutti i fattori che
prendono parte alla produzione dell’energia nucleare.Vediamo ora la tempistica
per la realizzazione di una centrale e la sua relativa attivazione.Occorrono
circa 7 anni per progettare una centrale nucleare, e ne
occorrono altri 7 per costruirla e per produrre energia,
infine occorerebbero ancora altri 7 anni per recuperare l’energia impiegata per
la costruzione della stessa. Quindi occorrono in totale 20/21 anni perchè una
centrale nucleare diventi funzionale.Per contrastare il cambiamento climatico
le aziende che si occupano di nucleare sostengono che arriveranno a produrre tra il 40 ed il 50% dell’energia mondiale totale. Facendo qualche
calcolo, dovremmo costruire 3 centrali
nucleari ogni 30 giorni per 60
anni. Nei prossimi 20 anni le vecchie centrali che saranno spente per ragioni
tecniche o economiche sono in numero maggiore di quelle che entreranno in
funzione. Tra le opzioni disponibili il
nucleare è molto costoso, i suoi costi spesso sono sottostimati. Ogni
azienda pubblica che desidera costruire una centrale nucleare prende la
responsabilità di smaltire i rifiuti. Deve accollarsi il costo di cercare una
compagnia assicurativa che assicuri il reattore contro possibili incidenti.
Inoltre, sono da includere nelle spese delle bollette dell’elettricità, non solo i costi di costruzione del
reattore, ma anche di smantellamento
quando sarà inutilizzabile. Negli Stati Uniti il costo e il tempo dello smantellamento di una
centrale nucleare è maggiore di quello della costruzione. Quindi, se
includiamo tutti i costi, l’energia nucleare non risulta poi così vantaggiosa
come vogliono farci credere. Fino ad ora ogni centrale nucleare è diventata
economicamente possibile solo grazie ai sussidi
e ad assicurazioni forniti dai
governi. Quando la Gran Bretagna cercò di privatizzare le sue centrali di
proprietà governativa, cioè quella a carbone, a gas e nucleari vendendole appunto
ai privati, vendette tutte tranne quelle nucleari. Nessun investitore fece
un’offerta per accaparrarsi una centrale nucleare britannica già costruita e
operativa. Gli investitori sapevano che acquistando una centrale nucleare
avrebbero dovuto occuparsi dei costi per lo smaltimento dei rifiuti, e i
relativi costi di smantellamento della centrale.L’energia nucleare si basa su
un combustibile limitato. Secondo alcuni l’uranio si esaurirà tra il 2035 e il 2050. Il prezzo dell’uranio
salirà di conseguenza, come sta già avvenendo, e non si risolve il problema più
grande.Attualmente nel mondo non esiste un sito di stoccaggio definitivo.La
prima centrale nucleare è stata fatta all’incirca 60 anni fa e da allora ancora
non sappiamo come trasportare e smaltire gli scarti nucleari. Negli Stati Uniti
hanno trovato uan soluzione ingegnosa quanto dispendiosa. Hanno speso 18 anni e
9 miliardi di dollari per costruire un tunnel sotto la montagna Yucca in cui
depositare i rifiuti con l’idea che i rifiuti vi sarebbero rimasti per almeno
10000 anni. Questo tunnel è costato 8 miliardi di dollari e 18 anni di lavori,
non è ancora aperto è sta già crollando con giusto qualche anno di anticipo.Oggi,
chiunque sostenga il nucleare, sostiene un sistema energetico facilmente
sfruttabile in altri modi (eserciti e organizzazioni terroristiche). Si tratta
di una scelta energetica che aumenta
anche i pericoli e i rischi globali. Sappiamo benissimo che
un solo incidente (come quello di Chernobyl) sarebbe devastante. Le attività
agricole vicino Chernobyl saranno possibili solo fra 200 anni, quando si sarà annullata la radioattività, senza contare
che l’area dove è esploso il reattore sarà sicura tra almeno 20000 anni.Considerando
che in Italia sia ha un consumo medio di 20 G e di picco 50 G , posso
dire tranuillamente che le rinnovabili comprirebbero interamente il
fabbisogno (contando anche bioetanolo,biodiesel ed idrogeno).Quindi non
straparlate se non siete esperti nel settore.
08/11 15:11 - Cesarezac
10/04 13:26 -
09/04 02:54 -
06/04 21:26 -
Inoltre, dove avrei mai parlato di tetti? Sai leggere? TU hai parlato di "aziende che lo hanno (...)
06/04 21:12 -
SMENTISCI esclusivamente e continuamente TE STESSO caro NON installatore di Alberi d’Oro (...)
06/04 01:09 -
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