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Commento di paolo

su Veronesi, il nucleare e gli sponsor della sua Fondazione


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paolo 6 marzo 2011 19:20

Adriana ha sollevato due nodi cruciali a svantaggio del nucleare : l’individuazione di aree a basso o bassissimo rischio simico e gli aspetti "politici" tipicamente nostrani che potrebbero incidere sui costi.

A rischio zero ,non si produce nulla .
Non è invece vero che i costi rinnovabili e nucleare sono equivalenti , secondo Dinicoli addirittura a favore del fotovoltaico . L’analisi dei costi si fonda su alcuni parametri di confronto ben precisi :
- Tipologia di impianto che produce l’energia elettrica
- Natura del combustibile utilizzato e quindi costi di approvvigionamento ,stoccaggio ,trasporti ecc...
- Capacità di funzionamento alla potenza nominale per un tempo prestabilito 
Partendo da questi dati e tenendo conto delle efficienze degli impianti e degli indici di continuità produttiva si determina ,attraverso calcoli non semplicissimi ,il costo del KWh prodotto e quindi l’indice VAN che esprime un coefficente di convenienza che tiene conto dei costi di costruzione ,avviamento, manutenzione ,ammortamenti ,tempi di vita media ,continuità produttiva ecc ...
Non semplicissimi non in quanto tali ma perchè devono tenere in considerazione tutte le variabili in gioco. Le primarie e le secondarie ,ossia quelle di ritorno.
E’ chiaro che trattandosi di "combustibili" molto differenti vanno considerati tutti gli aspetti dalla manutenzione ai riprocessamenti e stoccaggio scorie(nel caso del nucleare) , approvvigionamenti ecc.. . Tuttavia il metodo deve essere coerente per poter stabilire confronti . 
Bene ecco i dati :
a) Termoelettrico a olio combustibile . Potenza circa 700 MW , costo KWh= € 0,127 , indice VAN = 7 Miliardi di euro . Viene giudicato come buon investimento
b) Fotovoltaico ,potenza 320 MW ,costo KWh = € 0,298 ,indice VAN = - 1,34 Miliardi di euro . Pessimo investimento .
c) Centrale termonucleare ,potenza 1GW ,costo KWh = 0,0370 , indice VAN = 3 Miliardi di euro .Viene giudicato ottimo investimento .

Questa è la nuda e cruda realtà economica . Si consideri che nel costo del combustibile nucleare anche moltiplicando per un fattore 10 ,ossia passando dagli attuali 1.880 €/ kg a 18.000 € / kg , il costo del KWh passa a 0,076 . Anzi non sono stati presi in considerazione i recuperi di valore per riutilizzo del combustibile riprocessato , pur comprendendone viceversa gli oneri . 

Adesso , stabilita ,spero una volta per tutte la questione dei costi , possiamo discutere di tutti gli altri aspetti come la produzione di inquinanti , gli eventuali costi sanitari , la scelta in termini strategici , i costi politici , l’individuazione dei siti ecc.... 
Ognuno avrà la sua ricetta che , spero , venga consideratacon pari dignità .
Preciso che il sottoscritto non ha interessi diretti in nessuna opzione energetica .



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