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Commento di paolo

su Stop allo sviluppo delle rinnovabili in Italia?


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paolo 2 marzo 2011 08:58

Caro Dinicoli ,sono all’ingrosso d’accordo con quello che dici e sono mesi che vado confutando l’illusione , sia in termini tecnici che economici, delle "rinnovabili" e tutti gli aspetti ambientali che ci sono dietro .

Sono pure d’accordo sul fatto che la " potenza tecnica installata " degli impianti di produzione in Italia è grosso modo attorno ai 100 GW a fronte di una "richiesta media" di circa 70GW , quindi il fabbisogno ,al momento , è teoricamente soddisfatto con un margine di sistema appropriato .
La questione in sostanza si riduce al fatto che l’80 % della produzione di energia elettrica deriva dalla combustione di fossili e questo ,oltre ad esporci a mercati politicamente ed economicamente instabili , concorre a produrre i ben noti effetti climatici .
Pertanto un mix produttivo che differenzi gli approvvigionamenti è auspicabile ,incluso l’eventuale ricorso al nucleare , sia per questioni strategiche che di salvaguardia dell’ambiente 
La penalizzazione degli incentivi sulle rinnovabili , sia pubblico che privato , è un’errore di principio .
Ci fu un governo (credo a guida Spadolini o La Malfa ) che bloccò (fine anni sessanta) la produzione di Tv a colori in Italia perchè gli italiani" non potevano permettersela" . Il risultato fu lo sfascio delle aziende di elettronica di consumo , diventato poi irreversibile .Aziende come Siemens italia, Brionvega , Phonola ecc. sono letteralmente sparite o emigrate.Un’intero comparto industriale è stato distrutto .
Non vorrei si ripetesse lo stesso errore .

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