Io mi rifaccio a quanto dichiarato dalla stessa Hamas, subito dopo la formazione del governo. Ti parlo di febbraio 2006, se non ricordo male. Loro intenzione era creare un governo civile, e non religioso, senza differenziare tra cristiani e musulmani - a loro dire accomunati dalla resistenza ad israele.
Al momento Hamas non ha proclamato lo Stato islamico a Gaza. Che esistano nel mondo arabo situazioni del genere è indicutibile. Ma, ripeto, questo non è quello che succede a gaza.
Il mondo arabo è ampiamente variegato al suo interno - il marocco, o la Tunisia non sono il Qatar, per intenderci.
La Sharia è alla base di molte consuetudini - codificate o no che siano - del mondo arabo. Ma essa è considerata, nella sua applicazione, in modo diverso.
E comunque, vale quello che ho detto sopra. Se Hamas intercetta l’opinione pubblica palestinese, non è tanto perchè è un movimento religioso, ma perchè è un movimento politico di resistenza attiva ad Israele. E, la cosa può piacere o non piacere, Israele è colpevole di ciò.
Detto questo, il mio modo di scrivere può sembrare categorico. Ma non lo sono, credimi.
Il concetto che volevo esprimere con la similutine, più su, è questo. Tu dici che se Israele fa quello che vuole senza che la comunità internazionale faccia nulla (es. l’Onu) è perchè Gaza ha scelto Hamas. Io dico che pensare che l’Onu appoggi non Israele, ma l’azione di Israele, solo perchè - a prescindere da questo fatto contingente - considera Hamas indifendibile, significa solo una cosa: accettare la logica dei due pesi e due misure.
Io dico che, se anche per me Hamas fosse indifendibile, non difenderei mai Israele per la sproporzione tra azione e reazione, tra problema e soluzione. 1200 morti contro una decina, mi sembra esagerato.
No?