Io l’ho trovato un tentativo ( che personalmente direi mal riuscito, ma non voglio sottovalutare il pubblico che pende dalle labbra dei teleimbonitori) di "mercificare" l’oggetto di scandalo, trasformandolo da patata bollente in carta vincente. Hanno proprio scavato per portare alla luce la Ruby umana "vendibile" come personaggio da fiction, per insinuare il tarlo del dubbio nell’opinione pubblica. Come se volessero giocare a braccio di ferro con la morale cattolica: sì, è una prostituta e capisco che tu ti indigni, ma attenzione a non perdere di vista la sua sofferenza. Hanno cercato di spostare il problema dal giudiziario all’umano per suscitare compassione, nel vero senso del termine.