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Commento di

su L' irrespirabile aria di famiglia di Olimpia Tarzia


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3 gennaio 2011 12:04

Eggià non ci sono più i valori d’una volta e i ragazzi d’oggi non hanno più valori.

Ma davvero questa è una conversazione (che vuole essere sensata, intendo)?
L’identificazione "cattolico"="premuroso e attento a dare alle donne tante possibilità di scelta" è ingenua quanto il luogo come di cui sopra.

Quanto agli aborti clandestini e simili: avete idea della percentuali di obiettori di coscienza? Sapete che in alcuni ospedali c’è solo un medico che esegue aborti su un personale di 13-14 medici? Questo significa attese difficoltà, problemi organizzativi. E se il medico si ammala o va in ferie il servizio si interrompe (vale anche per la pillola del giorno dopo o la RU486).
Che le percentuali nazionali si aggirano sul 75% con punte del 90%?
Sapete che molti di questi obiettori (diciamo la maggior parte) invocano il loro essere cattolici e negano alla donna assistenza che nulla ha a che fare con la IVG (anestesia, farmaci, una semplice parola di conforto)? O che è successo non di rado che primari obiettori si siano rivolti alle donne chiamandole puttane o trattandole come pezze da piedi (dando così un bell’esempio al reparto)? O, ancora, che donne che affrontano aborti tardivi per gravi ragioni patologiche sono costrette a passare giorni in una altalena di obiettori e non? Che alcuni obiettori in pubblico eseguono aborti privati, illegali, a pagamento?
Potrei continuare, ma credo che tanto non serva con chi non vuole ascoltare e si riempie la bocca di belle parole, ignorando quanto accade negli ospedali italiani.

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