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Commento di bastiano

su Facili riforme di Giustizia che nessuno vuole. Perché?


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bastiano bastiano 22 dicembre 2010 22:05

L’intero sistema giudiziario italiano si è organizzato non per tutelare la parte offesa ed il rispetto della legge, bensì per garantirsi la sua materia prima: il reato ed i suoi produttori.


Giudici, avvocati, cancellieri, consulenti, periti, ufficiali giudiziari, tutti fingono di interessarsi al buon funzionamento della Giustizia, in realtà si preoccupano solo che alla loro funzione sia assicurato maggiore potere . 
Metus publicae potestatis 

Il brocardo esprime efficacemente la soggiacenza alla quale tutti sono, spesso inconsapevolmente, sono costretti dal momento in cui si avventurano anche nel più banale procedimento giudiziario, dallo sfratto per finita locazione al pagamento di una fattura.
Nessuno, davvero, nessuno vuole una giustizia efficiente che valorizzi professionalità e competenze. 
Temo che i troppi interessi in gioco impediscano il raggiungimento di una legislazione riformatrice.
Se ne discute da decenni e l’anomalia Berlusconi ha solo sviato l’attenzione dal tema centrale che è di una semplicità disarmante: chi sbaglia, sapendo di sbagliare, deve pagare, sia in pena che in denaro. 
Chi sbaglia solo per colpa deve, comunque, risarcire il danneggiato.
La società moderna, se non vuole auto-annientarsi, non può tollerare condotte socialmente disgregatrici come truffe, evasione fiscale, corruzione e concussione violazioni su previdenza, sicurezza e tutela ambientale. 

Se la criminalità comune è un dato fisiologico i delitti finanziari e contro la pubblica amministrazione rappresentano una vera e propria minaccia alle relazioni sociali che sono la base di una moderna civiltà 
 

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