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Commento di Gian Carlo Zanon

su Tremate atei, il Vangelo sempre e dovunque


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Gian Carlo Zanon Gian Carlo Zanon 8 dicembre 2010 12:06

Noi facciamo discorsi intricati? Ma ne è ben sicuro? Siamo lontani da quanto dicono i Vangeli?
Veramenente c’è da rimanere sconcertati della violenza con la quale un tizio qualunque, anonimo, inizia a offendere la mia intelligenza e il mio buon senso adducendo motivazioni metafisiche. Certo che sono lontano dai vangeli, che non sono altro che una agiografia di un personaggio meramente letterario, visto che non esistono fonti storiche della sua esistenza.
Dire "io mi sento creatura di una divinità" è un fatto personale che non fa niente di male a nessuno; dire che tutti gli esseri umani sono figli della divinità che lei si è messo nella mente è un puro delirio, ed è una violenza perchè esclude il libero pensiero di ogni essere umano.
Ma ci pensa un attimo a un miliardo di cinesi che sono atei?; ma ci pensa a un miliardo di indù che sono politeisti? Lei non solo vorrebbe onnipotentemente che tutto il mondo creda al suo delirio privato, ma sale sullo scranno sacro a dire che anche la chiesa può interpretare male le sacre scritture e che solo lei ha in tasca l’interpretazione esatta ... dice che dobbiamo fidarci delle sue parole ... e chi è lei il nuovo messia? Forse lei è Cristo III, visto che Cristo II è Vendola?, Lei è l’ennesima dimostrazione dell’alienazione religiosa che crea nella testa di ogni credente il suo dio personale. Più semplicemente la religione è un piatto di pasta che ogni credente si condisce a piacimento. Le consiglio di metterci un po’ di peperoncino ... sta bene con tutto.


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