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Commento di Gian Carlo Zanon

su Pasolini, la sua poetica, e i ragazzi di vita


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Gian Carlo Zanon Gian Carlo Zanon 28 novembre 2010 18:32

Caro Paolo, certamente la verità vera sulla sua morte non la sapremo mai; come ho risposto a Fernanda la si può dedurre dalle sue frequentazioni, dal suo stile di vita e dalle prime dichiarazioni del ragazzo che uccise Pasolini. La tesi di un complotto è, secondo me, troppo tirata per i capelli, e non è suffragata da nessuna prova.
Per quanto riguarda l’artista possiamo solo usare il gusto di ognuno di noi: a me personalmente le sue poesie e i suoi film non piacciono assolutamente. Ma questo è un giudizio estetico di parte ed è giusto che non possa essere condiviso.
Per quanto riguarda l’uomo Pasolini io penso che fosse un grave malato di mente -lo confermano anche i suoi amici più cari - ed un distruttore di identità umane. Inoltre, come Belpoliti, io non scindo mai l’uomo dall’artista. Penso fermanente che l’immagine interna di ciascuno di noi si rifletta nelle sue opere. Ma anche questo è un giudizio partigiano.
Ciò che invece non va mai preso alla leggera è invece il crimine di pedofilia che distrugge profondamente l’identità umana del bambino e/o dell’adolescente. Ne sanno qualcosa gli psichiatri che hanno tra i loro pazienti una grande quantità di ex bambini abusati.

Gian Carlo


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