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Commento di alessandro tantussi

su La legge bavaglio è già in azione


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alessandro tantussi alessandro tantussi 14 ottobre 2010 10:18

mi permetto di esprimere una opinione diversa sul metodo, non entro nel merito della notizia che è stata cancellata, ma sulla procedura seguita, e cioè se sia legittimo o meno cancellare una notizia, un commento o un fatto.
La "notizia" è di per sé una cosa che dispiega tutti i suoi effetti in un tempo brevissimo, il tempo suffichiente a che sia conosciuta, se il mezzo di diffusione è potente può arrivare immediatamente ad un numero elevatissimo di persone, le conseguenze, positive o negative, possono essere notevolissime. Per di più: gli effetti possono permanere molto a lungo nella memoria delle persone che hanno letto la notizia ed il giudizio che ne consegue, nella mente di chi l’ha letta, rischia di rimanere permanente anche in seguito alla dimostrazione successiva che la notizia era CERTAMENTE falsa, e ciò per diversi motivi.
Perché normalmente la smentita ha una diffusione minore rispetto a quella della notizia falsa, la smentita può comunque non pervenire a conosenza da chi aveva letto la notizia falsa, può comunque rimanere il dubbio anche nella mente di chi ha letto la smentita. L’esperienza dimostra che innumerevoli volte persone o istituzioni siano state "bollate" per sempre da una notizia rivelatasi falsa. Se si sparge la voce che io sono un pedofilo, anche ove fosse successivamente chiarito che non lo sono, avrò comunque qualche difficoltà ad essere assunto quale dipendente in un asilo d’infanzia. Di fronte alla possibilità, sia pur remota, che una notizia sia falsa, esiste necessità di un’azione rapida. Non si può aspettare i tempi di un giudizio che arriverà comunque quando non è più utile. L’urgenza dell’informazione, salvo casi particolari in cui si debba ionformare di un pericolo imminente, è invece molto minore, tutto sommato la notizia potrà esser ripubblicata a seguito di accertamento del fatto che è vera. Sostanzialmente, dunque, l’interesse a rimuovere una notizia tende a prevalere sul rischio di rimuovere una notizia vera. 
Chi è legittimato a decidere la rimozione della notizia? Abbiamo detto che il giudice naturale (magistrato) non può intervenire in tempo utile ad evitare il dispiegarsi di effetti negativi potenzialmente gravi. In linea di principio, dunque l’amministratore del mezzo di diffusione ha il potere di procedere anzi, è tenuto a farlo se non vuole assoggettarsi alla corresponabilità del danno eventualmente provocato dalla notizia falsa (o lesiva di interessi legittimi) che non fosse stata prontamente rimossa dal media che amministra. Generalmente questa facoltà di rimozione viene, per quanto ciò non sia indispensabile, espressamente sottoscrita dall’utente del mezzo. Sicuramente l’iscrizione a google, così come l’adesione ad AGORA comporta l’accettazione di una clausola del tipo: l’amministratore di questo mezzo si riserva il diritto insindacabile di rifiutare, rimuovere o modificare affermazioni che risultino o possano risultare false o ingiustamente lesive di... 
Spero di aver contribuito alla discussione, e sarò lieto di valutare opinioni diverse dalla mia 


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