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Commento di Daniel di Schuler

su Castelli ad Annozero dice una "boiata" su Corea del Sud e salari bassi e nessuno lo contraddice


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Daniel di Schuler Daniel di Schuler 25 settembre 2010 17:34

Se si considera il costo lordo del lavoro i dati OCSE - che potete facilmente reperire on -line - non cambiano di molto. L’Italia diviene 21 esima : un lavoratore italiano costa, in media, 40.591 dollari l’anno alla propria impresa. Contrariamente ai luoghi comuni l’Italia ha, proprio perchè gli stipendi sono bassissimi, un costo del lavoro relativamente basso, maglrado il carico discale assai elevato. Cambia, considerando gli stipendi lordi, la testa della classifica:prima è la Norvegia, 59.439 dollari annui, seguita dal Lussemburgo, 58.358, e dalla Germania, 57.207.
E la Corea del Sud? Un lavoratore Coreano, dove le tasse sul alvoro sono assai più basse che in Italia, costa oltre 49000 dollari l’anno; il venti per cento, abbondante, in più di un italiano.
Dire che i Coreani hanno stipendi bassissimi è una boiata pazzesca; dire che costano meno degli italiani, solo una boiata. Tornando all’ignoranza o meno di politici e giornalisti: se si ingorano questi dati, mi spiegate come si fa ad elaborare delle strategie per aumentare la competitività del sistema paese? Il poltico ripeterà la solita litania del " bisogna abbassare il costo del lavoro" e il giornalista, che dell’operato del politico dovrebbe essere un controllore, forte dei propri pregiudizi, assentirà. Non è il costo del lavoro che toglie competitività alle nostre imprese, ma un sistema paese inefficente oltre a tutta una serie di scelte, delle imprese stesse, che hanno puntanto spesso su vecchie produzioni di qualità medio bassa in mercati saturi. Il costo del lavoro, con gli stipendi ai livelli attuali, è un problema solo se si vuole competere con il Messico o la Polonia; non con i paesi del primo mondo, a cominciare dalla Corea. Bisognerebbe abbassere le tasse sul lavoro e fare aumentare gli stipendi netti, quello è certo, ma si tratta di un’altra questione ancora.


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