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Commento di Resist Enza

su Chiesa e pedofilia, la notizia che non fa notizia


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Resist Enza Resist Enza 17 febbraio 2010 17:56

Per chi non vede in questo scandalo che investe la chiesa irlandese che ’usuali’ deviazioni del genere umano in una ’normale’ società; nient’altro che atti che rientrano nelle ’banali’ statistiche di pedofilia; suggerisco di leggere i giornali irlandesi dei ultimi dodici mesi. Ma siccome non siamo tutti bravi a guardare oltre il recinto del nostro giardino, riporto qui sotto due articoli in lingua italiana accessibili a chiunque persona di buona fede. E una volta aver letto questi articoli, che ciascuno guardi in se stesso e dica onestamente che la Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana è senza peccati nel suo seno e nei suoi atti.

[...] Negli orfanotrofi, nelle scuole, nei riformatori e in altri istituti statali bambini e ragazzi sono stati vittime ogni santo giorno delle forme più deplorevoli di punizione. Gli abusi sessuali erano la norma, le botte imprevedibili e crudeli. La fame era compagna quotidiana, costante come il rosario e le messe. Preti, suore, congregazioni religiose di pedofili e sadici sono stati protetti sistematicamente dalle autorità della Chiesa. Il senso quasi eccessivo di rispetto e di deferenza nei confronti del clero in Irlanda si è rivelato essere il vivaio perfetto nel quale potevano prosperare indisturbati i molestatori di bambini e i delinquenti. Nelle rarissime occasioni nelle quali qualche genitore si lamentava del comportamento di un prete, questi veniva senza clamore rimosso e assegnato altrove, in un’ altra parrocchia, in un altro istituto, dove gli si permetteva di fatto di continuare i propri abusi.[...]

[...] Mio padre, cresciuto in un quartiere della classe operaia nella parte antica di Dublino, ricevette l’ unica istruzione dai Christian Brothers: malgrado non abbia subito maltrattamenti, né sia mai stato molestato sessualmente, e benché parli con rispetto di quegli istitutori che si occupano dei bambini più poveri, a scuola visse sempre nella paura. Certo, mi riferisco agli anni Quaranta, quando forse i metodi di insegnamento erano ovunque autoritarie brutali. Ma un amico mio coetaneo, che ha frequentato la stessa scuola negli anni Ottanta, mi ha parlato del suo terrore sui banchi di scuola, giorno dopo giorno. Il panico lo assaliva non appena varcava i cancelli della scuola e si dileguava soltanto quando rientrava a casa. Ancora oggi, non è mai tornato a visitare la sua scuola, si tiene alla larga addirittura dalla strada dove si trova, proprio come un vicino di casa che ha riferito a mia moglie di non poter vedere nemmeno da lontano l’ edificio nel quale ha studiato, quello stesso istituto gestito dai Christian Brothers. [...]

da "Il prete peccatore/2" di Joseph O’Connor su La Repubblica — 22 maggio 2009
http://ricerca.repubblica.it/repubb...

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"Il prete peccatore/1" di Maria Novella De Luca su La Repubblica — 22 maggio 2009
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