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Commento di

su Di Pietro: la cena infame, mafia e il Colpo di Stato


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6 febbraio 2010 19:56

Mi unisco anche io ai cori di dissenso. Credo che sia stata confusa la causa con l’effetto. E’ sì vero che la nostra è stata una democrazia limitata per mere ragioni geopolitiche, ma questo perché, in piena guerra fredda, data l’importanza strategica dell’Italia nello scacchiere internazionale, gli USA non avrebbero mai consentito che le elezioni potessero essere vinte dal PCI, una cui vittoria avrebbe potuto significare uno sconvolgimento dell’assetto geopolitico del Mediterraneo. Dunque, la DC era, per così dire, condannata a governare, dalla CIA ovviamente, qualsiasi porcheria avesse mai commesso nel governo del paese.
Infatti, quando scoppia Tangentopoli? Dopo il 1989, dopo il crollo del Muro di Berlino.
A partire da quella data la CIA perse interesse a coprire le malefatte della classe dirigente italiana: in un certo senso, è possibile sostenere la tesi che siano stati i servizi segreti americani a rendere possibile le inchieste di Tangentopoli, ma solo perché venne meno l’appoggio da loro dato ad una classe politica corrotta ed inefficiente.
Malauguratamente per noi, altri si sostituirono alla CIA nel dare appoggio a questi politicanti da strapazzo, ed è quanto sta ora trapelando grazie alle confessioni dei vari Spatuzza, Ciancimino, ecc...
Insomma, la seconda repubblica è stata voluta non dagli Americani, ma da Riina e Provenzano.
Tutto sommato preferivo gli Yankee.


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