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Commento di l’incarcerato

su Di Pietro: la cena infame, mafia e il Colpo di Stato


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l'incarcerato l’incarcerato 5 febbraio 2010 17:31

Grazie Gloria, lo farò volentieri.

Rispondendo anche agli altri non capisco cosa ho scritto di così basso livello. Si può pensare tutto quello che si vuole, perfino dire che Di Pietro non conoscesse all’epoca Contrada(e ho i miei seri dubbi), ma dire che l’inchiesta Mani Pulite non sia stata facilitata dagli interventi dei servizi, equivale a dire di non conoscere affatto la nostra Storia.
Fin dalla nascita della Repubblica, in ogni piccola azione, inchiesta, non poteva non mancare l’intervento "esterno". Siamo sempre stati una nazione a democrazia limitata.

Tangentopoli è servita per rimodellare il nostro Sistema Politico che non era adatto per avviare, ad esempio, quelle riforme che hanno distrutto lo Stato Sociale. Ci voleva il modello liberista e l’Italia aveva bisogno di due schieramenti identici. E c’era la mafia che aveva cominciato ad avere esigenze diverse.

Con questo ho per caso detto che Di Pietro era un agente segreto, una spia della CIA, un mafioso? Suvvia, chi vuole interpretare il mio scritto così, è meglio che rinunci ad interpretare quella foto. Che volente o dolente, resta priva di vere spiegazioni anche da parte dell’interessato.. E vorrei invitarvi a leggere la storia di numerosi personaggi chieve che fano incontri particolari nelle caserme.

ps a chi dice che ho fatto un fritto misto, vorrei che mi indicasse tutti gli elementi che ho menzionato e spiegarmi perchè secondo lui sono fuori luogo. La critica va fatta bene, non solo nel darmi del berlusconista. Perchè indirizzato a me, fa veramente ridere.


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