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Commento di

su Le bugie di Berlusconi. Il miracolo de L'Aquila è solo propaganda


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5 gennaio 2010 00:51

Al culmine d’una miracolosa ri-costruzione prevalentemente orientata a costruire C.A.S.E. (ovvero, Costosissime Abitazioni Sandwich Ectologiche), risulta che undicimiladuecentodieci persone stanno nei 152 edifici costruiti (entro il 23 dicembre) sui 183 previsti per alloggiarne 17mila. Dopo nove mesi, i conti non quadrano: i quattro numeri ufficialmente comunicati dalla Protezione civile non sono in proporzione (11.210 : 17.000 ? 152 : 183). Infatti, solo il 66% dei senza tetto stimati è stato alloggiato nell’ 83% del costruito nelle 19 new town. A rigor di logica, prima delle festività, 14.120 persone potevano avere un tetto in tutte le costruzioni ivi realizzate. Allora, perché 2.910 persone sono rimaste ancora negli alberghi della costa (degli elettori di Chiodi del PDL) mentre le case che dovevano alloggiarle venivano dichiarate ultimate, arredate e collaudate a regola d’arte? Duemilanovecentodieci persone costituiscono solo il 17% del totale riconosciuto e preventivato, ma se vengono considerate con le tante altre (mai ufficialmente conteggiate) che casa non hanno avuto nel 2009 e casa non avranno nel 2010, allora a quadrar male è l’intero bilancio del più grande cantiere d’Europa degli ultimi 150 anni.

Consideriamo pure che locali apprendisti stregoni, estromessi dalla gestione costruttiva, abbiano voluto mettere il becco nella gestione della altrettanto miracolosa assegnazione della quota agibile (tuttora ignota) dei 4.600 alloggi previsti nel complesso dei C.A.S.E. (quindi M.A.P. esclusi) e lasciamo perdere l’ovvia considerazione che è possibile consegnare, in comodato d’uso, solo alloggi e non edifici, appare innegabile che gli alloggi delle case dei C.A.S.E. non sono stati tutti occupati dagli aventi diritto. Eppure tutto doveva finire ad ottobre, poi a novembre, magari a dicembre. Tutto, sarebbe tornato nelle mani degli amministratori locali che hanno anche, anzitempo, premiato l’artefice della suddetta Costruzione gabellata per ri-costruzione. Invece, chi ha ricevuto il “Guerriero di Capestrano” con l’auspicio d’intraprendere altrove altre battaglie, s’è visto costretto, suo malgrado, a restare in questa terra per completare l’opera miracolosa voluta da colui che, nel frattempo, pare abbia dovuto anche fare, al rovescio, il miracolo di San Gennaro.


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