http://www.archivionucleare.com/index.php/2009/11/25/scorie-radioattive-mito-ridimensionare/
Renzo Riva scrive:
4 Dicembre 2009 alle 19:30
Ai profani dico:
Non inserite la spina nella presa elettrica perché il 14% dell’energia che consumate è di fonte nucleare.
Provate solo a pensare di punto in bianco di dovervi privare del 14% dell’energia elettrica che consumate attualmente! Di quali funzioni elettrodomestiche o altre fareste a meno o vi privereste?
Siete come Al Gore e Grillo che predicate male e razzolate peggio visto i consumi energetici delle loro abitazioni.
Vuoi una certezza?
Prova a chiederti se fra un anno sarai ancora vivo!
Sarà una cosa certa oppure solo probabile?
Io vorrei che i 1000 lavoratori dell’Alcoa fossero licenziati perché non voglio pagare con le mie bollette energetiche il loro fittizio posto di lavoro che invece di produrre ricchezza invece la depaupera.
T’ha capì Luigi!?
Mandi,
Renzo Riva
[email protected]
349.3464656
pubblicata come lettera sul "Messaggero Veneto" il 30 Novembre 2009 a pagina 19
ENERGIA
Immobilismo dei sindacati
Come responsabile di Energia e ambiente del Nuovo Psi della regione Friuli Venezia Giulia denuncio l’immobilismo dei sindacati tutti che penalizzano i lavoratori continuando a ostacolare il rilancio dell’energia elettronucleare indispensabile all’industria invece di richiederla a gran voce urgentemente. L’energia elettronucleare è la sola fonte che può cambiare la rotta dell’attuale deriva che altrimenti porterà il Paese alla bancarotta.
La decisione assunta dalla multinazionale Alcoa per le sue unità del Sulcis è solo la punta dell’iceberg di un male che emergerà con virulenza con il disimpegno di altre industrie energivore. E da almeno sei anni che lancio appelli sull’allarme delocalizzazioni e sarò facile profeta di cui tutti potranno verificare le ulteriori chiusure e licenziamenti (le Cig sono solo dei licenziamenti nascosti) quando grandi gruppi industriali nazionali se ne andranno a produrre vicino ai mercati che per ora sono definiti all’estero (Gruppo Pittini? Gruppo Fantoni? Altri?).
I lavoratori sono i primi che pagano sulla loro pelle questo stato di cose con salari differenziati rispetto agli altri lavoratori europei. Prima per il fattore del costo energetico poi per i costi impropri delle "non decisioni" politiche e della macchina burocratica statale di oltre tre milioni di titolari di "stipendio a ruolo", proprio solo dei sistemi retti a collettivismo.
Scopriremo, se lo vorremo, che fino a pochi anni fa eravamo di fatto un Paese dove si sperimentava il comunismo ricco, di tipo particolare, dove, grazie ai fattori geopolitici, in Italia si riversavano dollari in funzione anticomunista e aiuti (dollari non rubli) al Partito comunista italiano confratello in funzione antiamericana.
Oggi, mutate le condizioni geopolitiche, si sperimenterà il comunismo povero perché, nonostante le cosiddette privatizzazioni, di fatto monopoli privati con accordi di cartello, constateremo che il lavoratore gestisce solo una piccola parte del proprio lavoro.
L’azione liberale dell’associazione Futuragra con Giorgio Fidenato, che non assolve più come sostituto d’imposta la funzione di gabelliere per conto del fisco, porrà gli stessi lavoratori di fronte alla realtà di constatare dove vanno i frutti del loro lavoro; per altri invece solo i frutti del loro stipendio e della relativa partita di giro.
Renzo Riva
Buja