Beh Francesco, speriamo che a nessuno venga mai in mente di farci abbattere le chiese in quanto simboli della religione cristiana. In punta di diritto la Corte Europea potrebbe anche avere ragione, ma a me piace ragionare in regime di reciprocità. Non ho idea se gli stati musulmani abbiano un regime laico così come l’Italia però mi pare che in diversi paese l’integralismo religioso sia dilagante e suffragato da leggi dello stato. Nei luoghi pubblici in Italia non posso esporre il crocifisso ma qualunque donna musulmana può girare con il capo o il volto coperto da burqa o chador o qualsivoglia tessuto. Pensi che ci può addirittura fare le foto per i documenti mentre una suora cattolica, per fare la carta d’identità o il passaporto deve togliere il velo.
L’integrazione passa attraverso l’accettazione delle regole del paese ospitante. Gli stranieri che vengono in Italia spesso lo dimenticano pretendendo che l’integrazione debba essere l’accettazione incondizionata degli usi e costumi delle culture ospitate. Qualche anno fa a Torino, città nella quale lavoro, qualcuno (straniero e musulmano) propose che fosse rimossa la statua del Conte Verde posta di fronte a Palazzo Civico, perchè offensivo nei confronti appunto dei musulmani. Mi astengo da ogni ulteriore commento e la lascio riflettere.
Fabio