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Commento di Mirko

su Omofobia, razzismo e legge: impressioni personali


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Mirko 23 ottobre 2009 14:00

Scusa Fly, premetto di scrivere da profano della materia, però volevo comunque gettare i miei "two cents". Mentre da una parte sono pienamente d’accordo con le considerazioni di cesare riguardo alla inopportunità di aggiungere altre norme laddove ce ne sono già fin troppe per i miei gusti, dall’altro penso che, nel caso in cui la realtà sociale si muova verso una direzione (nel caso specifico, la direzione "meniamo i froci perché sono froci, e mi danno fastidio"), il legislatore debba prenderne atto e rispondere... qualcuno potrebbe definirlo un caso di "allarme sociale".

Il diritto dev’essere vivente, e in campo penale credo l’analogia sia vietata, quindi se l’aggravante dell’omofobia non è prevista esplicitamente, ma da una parte ho comunque la costituzione che mi dice che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale davanti alla legge senza distinzione di sesso, condizioni personali e sociali (tra le altre), credo si sebba espandere la concezione di "distinzione di sesso", anche in considerazione del fatto che la costituzione è successiva al codice penale, che invece è nato durante il fascismo... 

Altrimenti per chi si trova ad applicare la legge nel caso x potrebbe esserci una lacuna, nel senso che l’applicazione dell’aggravante y non è affatto automatica, anzi (basti guardare ai casi di pestaggio a sfondo razziale...), quindi diventa necessario specificarlo, anche solo con una ’semplice’ modifica ad un articolo del codice, senza per forza dover gettare nuove norme nella ’palude’.

Resta il fatto che per me è ovvio che l’omofobia rientri tra i "motivi abietti o futili", ma per un giudice?


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