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Commento di Francesco Raiola

su Frédéric Mitterrand: non solo Polanski. A Roma difende due violentatori


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Francesco Raiola Francesco Raiola 13 ottobre 2009 11:08

Scusate forse mi sono perso qualche passaggio. Ambra non è che improvvisamente ci si sveglia e si parla di polanski e Mitterrand. Io non ho un’opinione chiarissima sul caso Polanski (non l’ho studiato approfonditamente). So che è stato condannato da un giudice accusato di volere le prime pagine dei giornali. So che lui ha ammesso l’errore e che è stato perdonato dalla vittima, so che sono passati 30 anni e che polanski è senz’altro un’altra persona. Ma so anche che, insomma, ci lamentiamo di chi sfugge la legge a tutti i costi in Italia e poi? Insomma da una parte vorrei poter redimere quel genio che è polanski, dall’altro ha commesso una violenza, forsa la peggiore, e ha sfuggito la legge. ma forse non è questo il punto. Il punto, che in Francia ha scatenato un caos è che il Min istro della Cultura francese ha, senza minimamente interessarsi di tutto il dossier che riguardava il regista, dato il suo appoggio a Polanski, dicendo che a lui interessa solo stare vicino agli artisti (ribadendolo anche nella sua difesa tv). Ok. Il caso Polanski, in questo momento, diventa il caso Mitterrand, dato che proprio quest’ultimo ha scritto qualche anno fa (e già all’epèoca aveva fatto abbastanza scandalo) un’autobiografia in cui ammette di aver fatto turismo sessuale in thailandia e indonesia, e parte di quel testo è stato pubblicato da AgoraVox Francia. Non dice di aver fatto sesso con minori, sebbe usi termini come gosses, che indicano ragazzini. Comunque solo lui sa quello che ha fatto e per ora (e sicuramente in futuro) non c’è nulla di penalmente rilevante. E’ una questione morale. Normale però che si scatenasse un caso. Quello che maggiormente mi sconvolge (vabbè si fa per dire) è l’atteggiamento dei giornali e della politica. Mitterrand non ha mai militato in alcun partito politico, sebbene lo si consideri un uomo di sinistra, e Sarkozy lo ha inserito, in nome dell’apertura a sinistra che porta avanti da tempo, nel governo. I giornali si sono divisi, e quelli di sinistra (L’Express, Libé, Nouvel Obs etc...) lo hanno per la maggior parte difeso. Libé (che personalmente apprezzo) si è spinto a scroivere un editoriale in cui dice che la vita privata dei politici appartiene a loro etc dimenticando l’appoggio che da mesi dà a Repubblica per i noti fatti di Berlusconi. Imbarazzo anche a livello politico, dove sono cadute le barriere partitiche...
Insomma Polanski è diventato contorno. Ripeto non mi esprimo sulla giustezza morale (su quella giuridica c’è poco da dire) dell’arresto di Polanski. Spero che sia soprattutto di facciata come ha detto Virginia, dato che, passati 30 anni e ricevuto il perdono della vittima, Polanski è un uomo nuovo (che poi è quello che dovrebbe prevedere la galera. Non punizione, ma riabilitazione). Su Mitterrand ho una idea mia che si evince dai diversi articoli.


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