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Ancora falsi invalidi al Sud

Mentre continuano i controlli a campione sulle pensioni di invalidità da parte dell’INPS, controlli prorogati anche al 2010 dalla recente legge finanziaria, un caso a Napoli di truffa allo Stato mediante trattamenti pensionistici di invalidi fasulli. Su denunzia iniziale del comune di Napoli, sono stati individuati 53 falsi ciechi, che riuscivano a raggiungere il loro obiettivo economico dimostrando un’approfondita conoscenza degli iter burocratici per l’erogazione di pensioni sociali.
 
Dell’anomalia pensionistica del Meridione si occupa anche il Ministro Renato Brunetta nel suo recente saggio "Sud – Un sogno possibile", editore Donzelli, pagine 194, Euro 16,00, che commenta così il dato statistico di 45% di pensioni erogate in questa regione a fronte del 36% di popolazione residente: "Costa meno, è più facile, da più consenso nel breve periodo erogare welfare assistenziale piuttosto che fare investimenti e sviluppo".
 
Insomma, quello delle pensioni di invalidità nel Meridione è un fenomeno con due chiavi di lettura:
  1. quella della legalità, che lo riconduce in parte a forme di criminalità organizzata e di corruzione della Pubblica Amministrazione;
  2. quella della politica clientelare, che ha da sempre distratto per il proprio personale tornaconto ampia parte delle tutele previste per i disabili.
Questi ultimi sono quelli che ne subiscono maggiormente le conseguenze. Si ricordi che, accanto all’erogazione di pensioni sociali, si hanno per i disabili anche tutele per l’accesso al mondo del lavoro e che, per gli abusi dei falsi invalidi, se nel primo caso il principale danneggiato è l’Erario, nel secondo lo sono i tanti disabili veri preceduti e scavalcati dai falsi. E, su questo versante, le Istituzioni sono praticamente inerti.
 
A questo punto è evidente di quale aiuto ha bisogno il Sud per risolvere i suoi endemici problemi: che il Paese e le sue Istituzioni funzionino. Perché, ed è questa la vera responsabilità delle classi dirigenti meridionali, si è lasciata sviluppare in questa regione una straordinaria capacità di “approfittare” delle discrasie e delle inefficienze dello Stato. Tutto il resto, compresi ponte sullo stretto di Messina e la Banca per il Sud, conta veramente poco.
 
Dall’intervento di apertura del Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi al convegno "Il Mezzogiorno e la politica economica dell’Italia" del 26 Novembre 2009: "Le politiche regionali possono integrare le risorse disponibili, consentirne una maggiore concentrazione territoriale, contrastare le esternalità negative e rafforzare quelle positive. Ma non possono sostituire il buon funzionamento delle istituzioni ordinarie". In questo buon funzionamento sono da comprendere i controlli a campione dell’INPS; ed essi sono anche da estendere agli elenchi di disabili formati presso gli Uffici del Lavoro. 

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