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 Home page > Tempo Libero > Moda e tendenze > Il concorrente italiano a Mr Gay World 2014 predica l’autoaccetazione

Il concorrente italiano a Mr Gay World 2014 predica l’autoaccetazione

Quest'anno il concorso di bellezza Mr Gay World si terrà a Roma dal 25 al 31 agosto. L'Italia candida un concorrente fuori dagli schemi.

"Non c'è bellezza perfetta che non abbia qualcosa di sproporzionato." (Francis Bacon)

Nicola La Triglia, ventottenne dottorando in giurisprudenza è anche volontario ed attivista al Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, dove dirige da due anni OUT, il gruppo giovani. Quest'anno rappresenterà l'Italia a Mr. Gay World 2014.

La sua partecipazione è stata violentemente attaccata da alcuni media, poiché il concorrente Nicola La Triglia non è un pezzo di manzo tutto muscoli e nemmeno un efebo sbarbato: non avrebbe il profilo abituale dei mister. Eppure il ragazzo ha la ferma intenzione farsi spazio!

Il suo obiettivo è chiaro: favorire l'accettazione di sé da parte dei giovani e dei meno giovani, un messaggio universale di amore di sé, un messaggio di auto-legittimazione, un messaggio alla comunità LGBTI certo, ma non solo. « Mi domando: perché creare “Mr.Gay World” distinto dal concorso “Mr World”? Del resto, credo che non ci sia una competizione solo per “Mr. eterosessuale”. Allora, in cosa consiste la differenza? Perché abbiamo ancora bisogno di Mr.Gay? Io penso che la differenza e la necessità sia anche nel messaggio politico e sociale che un evento come questo potrebbe e dovrebbe anche trasmettere! » dichiara Nicola La Triglia. Per Nicola l'autenticità è bellezza. Un messaggio controcorrente ai giorni nostri, ove la gabbia dei canoni estetici che per secoli ha imprigionato - e ancora imprigiona - le donne, comincia rapidamente farsi spazio anche nell'universo maschile gay e etero.

Nicola, che dirige un gruppo di giovani tra i 18 e i 30 anni conosce bene il disagio di molti confrontati al proprio corpo, un corpo che non può sempre corrispondere ai canoni estetici delle riviste patinate. E se il suo messaggio è universale, non per quello fa l'unanimità. Le polemiche relative alla sua candidatura ne sono la conferma. Coraggiosamente, il candidato italiano si espone. E se non tutti i gay possono fare gli attivisti, è comunque giusto agire con consapevolezza e riflessione all'ora delle multe ai “baci gay”, della negazione dell'omogenitorialità, dei propositi transfobici di Micaela Biancofiore, della guerra quotidiana dei movimenti ultracattolici e di estrema destra contro i libretti dell'Unar nelle scuole... Insomma, l'Italia non è ancora San Francisco! Ben venga un bel ragazzo con un po' meno muscolo e un po' più materia grigia. A noi, Nicola La Triglia piace.

 

 

Ecco come si presenta il candidato: « La nostra comunità LGBT nasce come movimento di liberazione e noi dobbiamo essere testimoni di questa liberazione… liberazione da ogni stereotipo ed essere finalmente noi stessi, per come ci percepiamo! Soltanto i nostri corpi autentici sono liberi e dunque bellissimi. Con le nostre pance grasse e magre, con o senza muscoli, glabri o pelosi, calvi o capelloni, chiari o scuri, effeminati o mascolini, giovani o adulti, noi siamo noi stessi e per questo siamo bellissimi! Spesso [...] soffriamo perché non ci accettiamo, perché guardandoci allo specchio non corrispondiamo a quello stereotipo imposto dalla società… molti si ammalano, iniziano a soffrire di disturbi alimentari e non solo, altri arrivano anche al gesto estremo del suicidio. La causa di tutto ciò sono anche gli stereotipi che ci condizionano e che non ci fanno apprezzare la bellezza che siamo! A tutto questo noi diciamo basta e “con la mia pancia, i miei peli, le mie cicatrici sul corpo io sono me stesso e per questo mi sento anche Mister! Possa questo nostro messaggio di liberazione essere un aiuto per tutti noi! »

In bocca al lupo Nicola! 

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