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I luoghi di Milano. San Maurizio al Monastero Maggiore

Milano non ha bisogno delle vie d'acqua. Delle aiuole in piazza Duomo. Di tanti abbellimenti “costosi” che stanno realizzando per Expo. Milano deve solo saper valorizzare i suoi piccoli grandi capolavori, molti di quali poco noti, per diventare una vera città d'arte, come le altre città europee.

Non c'è solo il Duomo, il museo del Novecento (che pure ha ospitato opere importanti come “Il quarto stato”), la pinacoteca di Brera.


Solo per rimanere nell'ambito delle chiese, da visitare a qualunque costo c'è S. Satiro, in via Torinocon la finta prospettiva del Mantegna. S. Maria dei Miracoli in zona corso Italia. Sant'Ambrogio e la corna del diavolo (almeno così dice la leggenda).

E anche la chiesa di S Maurizio al Monastero Maggiore, in corso Magenta, a giusto cinque minuti da piazzale Cadorna. La costruzione di S Maurizio risale al 1500: sembra una piccola chiesa, vista da fuori, ma una volta entrati dentro si rimane colpiti dall'ampiezza dei volumi, dalla ricchezza dei dipinti che affrescano i muri. La presenza pittorica più importante è quella di Bernardino Luini: tra le opere che si possono ammirare il volto di S Caterina, la flagellazione, una riproduzione dell'ultima cena.

La struttura è divisa in due parti (tre se si considera anche la cripta ora inglobata nel percorso del museo archeologico): la chiesa pubblica davanti e, dietro, la chiesa claustrale per le monache di clausura. S. Maurizio non è stata sconsacrata ma comunque, non si celebra messa: è una struttura visitabile grazie all'impegno dei volontari del Touring club, che fanno anche da ciceroni per i turisti.

Ecco la nota stonata: il comune non ha soldi per pagare del personale suo, per rendere vistabile questo tesoro. Senza i volontari, S Maurizio rimarrebbe chiuso (e mi tornano in mente anche i volontari del FAI, che permettono la visita di luoghi privati, non solo a Milano).


Ecco, quanti sono sono stati spesi, male, per Expo? Per la cattedrale nel fango dove sorgeranno i padiglioni dei paesi visitatori, che poi dovremo in qualche modo riconvertire? Quanti soldi sprecati in consulenze, stipendi d'oro, mazzette? Possibile che il pubblico non possa farsi carico della valorizzazione e della conservazione dei beni culturali che sono di tutti? 


Andate al link www.apertipervoi.it : troverete la lista dei luoghi d'arte tenuti aperti grazie al Touring Club: la casa del Manzoni, il parco dell'Anfiteatro romano, i resti del Mausoleo imperiale, la chiesta di S. Antonio Abate, la casa museo Boschi di Stefano, la cripta di San Giovanni in Conca.



Cominciate da S Maurizio: ecco alcune foto (senza flash!):

 

L'ultima cena
La Chiesa claustrale
L'organo Antegnati del 1555

 

 

 

 

La deposizione

 

 
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