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Abbiamo stravolto l’equilibrio tra l’uomo e la natura

Negli ultimi 50 anni il nostro pianeta è cambiato ad un ritmo vorticoso e superveloce e soprattutto negli ultimi 50 anni sono avvenuti più cambiamenti che nelle epoche precedenti della storia dell’umanità. Negli ultimi 60 anni la popolazione della terra è quasi triplicata e più di 2 miliardi di persone si sono trasferite nelle città incrementando sempre più il fenomeno dell’inurbamento cittadino che cominciò più o meno durante la prima rivoluzione industriale di fine '700 e inizio '800. Oggi più della metà della popolazione mondiale vive in centri urbani.

Cosa comporta questo? Un consumo a livello energetico enorme, sempre più enorme…

Le nostre città, le nostre metropoli, le nostre megalopoli rappresentano cosa riesce a fare l’uomo grazie allo sfruttamento continuo ed incessante delle fonti energetiche fossili come il carbone e il petrolio insieme poi allo sfruttamento del gas, dei minerali e di tanto altro.

Un capitalismo trionfante ormai da tempo nonostante le crisi cicliche è basato sulla “crescita senza fine” che come sappiamo è assurda e insostenibile. Un modello capitalistico di sfruttamento dell’ambiente e degli ecosistemi, di sfruttamento degli individui con le conseguenti diseguaglianze e sperequazioni sociali.

Più il mondo si sviluppa più cresce la sete di energia: come soddisfare una domanda di beni e di energia sempre crescente in ogni parte del pianeta?

Nei secoli precedenti l’umanità era pressocchè in equilibrio con l’ambiente: dalla prima rivoluzione industriale in poi il processo di antropizzazione dei territori non sembra avere più limite, e i milioni di persone che abitano le città hanno bisogno sempre più di energia.

Il processo di globalizzazione in atto da diversi anni ha accellerato ancora più lo sviluppo capitalistico in ogni parte del pianeta: dal 1950 ad oggi gli scambi internazionali si sono incrementati di 20 volte.

Cosa succederà quando le risorse energetiche cominceranno a scarseggiare?

Abbiamo stravolto l’equilibrio tra l’uomo e la natura, abbiamo stravolto tanti equilibri prima presenti sul nostro pianeta, stiamo distruggendo il ciclo della vita che ci è stato donato. C’è bisogno di maggiore equilibrio tra noi e la natura, come era un tempo, come è sempre stato nel corso dei secoli. Il riscaldamento globale peggiorerà sempre più se continuiamo col livello attuale di emissioni di gas serra.

Lo sfruttamento delle acque del nostro pianeta sta prosciugando molti fiumi per portare acqua in zone che prima erano considerate non abitabili come ad esempio le città del deserto.

La mancanza d’acqua potrebber colpire 2 miliardi di persone prima del 2025.

L’antropizzazione sfrenata non ha futuro, lo sfruttamento perenne non ha futuro.

 

Foto: Flickr

Questo articolo è stato pubblicato qui

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