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Human Rights are my Pride

dI Giorgio Moranda

 

Amare è un diritto umano – Human Rights are my Pride”: questo è il motto che, anche quest’anno, porterà Amnesty International a scendere nelle piazze italiane il 28 giugno a fianco della comunità LGBTI (lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate), manifestando contro ogni forma di discriminazione a causa dell’orientamento sessuale e/o dell’identità di genere e sensibilizzando la società italiana sulle violazioni dei diritti umani perpetrate nei confronti di persone LGBTI in tutto il mondo.

L’articolo 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo sancisce in modo netto e chiaro che tutti gli esseri umani nascono “liberi ed eguali in dignità e diritti”: un presupposto imprescindibile che spinge a rivendicare con forza la necessità che in Italia e nel mondo si colmino quei vuoti culturali e legislativi che, ancora oggi, non permettono l’uguaglianza tra persone di diversi orientamenti sessuali e di diverse identità di genere.

Secondo i più recenti rapporti di Amnesty International, negli ultimi anni, in Italia, attacchi verbali e fisici nei confronti delle persone LGBTI si sono verificati con preoccupante frequenza, mentre diversi esponenti politici e istituzionali hanno continuato a fomentare un clima d’intolleranza e di odio con dichiarazioni palesemente omofobe. La legge antidiscriminazione prevede pene aggravate per crimini di odio basati su etnia, razza, nazionalità, lingua o religione, ma non tratta allo stesso modo quelli motivati da discriminazione per l’orientamento sessuale e l’identità di genere. Inoltre, l’incitamento a commettere atti o provocazioni di violenza omofobica e transfobica non è perseguibile come altre forme di incitamento alla violenza discriminatoria.

Questa situazione rischia di favorire l’aumento di intolleranza e violenza verso le persone Lgbti, tuttavia la lacuna legislativa non è stata sinora colmata. Inoltre, nella legislazione italiana, a oggi, manca qualsiasi riconoscimento della rilevanza sociale delle famiglie costituite da persone dello stesso sesso e dai loro figli. Ciò impedisce a molte persone di godere di diritti umani essenziali per l’autorealizzazione e alimenta la stigmatizzazione delle persone Lgbti.

Il principio di non discriminazione, sancito da numerose convenzioni internazionali, garantisce parità di trattamento tra le persone e stabilisce il divieto di qualsiasi forma di discriminazione, anche quella basata sull’orientamento sessuale. Le autorità italiane hanno la responsabilità di proteggere e garantire la realizzazione dei diritti umani delle persone Lgbti affinché esse non siano vittime di discriminazione, possano godere degli stessi diritti di ogni altro individuo e possano esprimere liberamente il loro orientamento sessuale e la loro identità di genere senza il rischio di subire abusi.

I colori e i festeggiamenti della parata a cui con orgoglio Amnesty parteciperà non possono, tuttavia, prescindere dalle considerazioni della situazione mondiale, che non risulta essere del tutto rosea: in più di 80 Paesi l’omosessualità è considerata un crimine; in sette di questi i rapporti fra persone dello stesso sesso sono puniti con la pena di morte e in almeno 25 Paesi Amnesty International ha denunciato, nel corso degli anni recenti, violazioni dei diritti umani, aggressioni, intimidazioni o discriminazioni nei confronti di persone Lgbti.

È proprio per questo che la manifestazione di Amnesty al fianco della comunità LGBTI si vuole trasformare anche in una richiesta a tutti gli Stati e a tutte le autorità che li rappresentano affinché le persone LGBTI non siano vittime di discriminazione nelle proprie comunità, possano godere degli stessi diritti di ogni altro cittadino e possano esprimere liberamente e pacificamente la propria identità, sottolineando che l’orientamento sessuale e l’identità di genere, al pari dell’origine etnica, del genere o della nazionalità, fanno parte dei caratteri fondamentali dell’individuo.

Torino, Milano, Venezia, Bologna, Alghero, Napoli, Lecce, Catania, Palermo, Siracusa… Sono tante le città italiane in cui Amnesty scenderà in piazza il prossimo 28 giugno; cerca la piazza più vicina a te sul sito Amnesty e unisciti a noi! Sarà una bellissima festa per i diritti di tutti!

 

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