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Mondiali: chi sono gli avversari dell’Italia

Poco più di una settimana al fischio di inizio dei campionati del mondo di calcio 2014. Le selezioni provenienti dai 5 continenti iniziano in questi giorni ad arrivare in Brasile, dove saranno accolte dal gran calore del clima tropicale e della torcida dei tifosi carioca. I nostri portacolori sono già arrivati nella lussuosa sede del ritiro per prepararsi al meglio alle prime tre partire che si preannunciano tutt'altro che banali.

L'urna del sorteggio ha infatti destinato all'Italia il classico girone di ferro: senza dubbio il più duro tra gli otto essendo composto da ben tre squadre nella top ten del ranking FIFA. A dire la verità il fatto di affrontare sin da subito degli incontri ad alto coefficiente di difficoltà non può che far bene all'Italia che tradizionalmente offre prestazioni direttamente proporzionali al livello dell'avversario. Non serve una memoria da elefante per ricordare che nella sciagurata spedizione sudafricana gli azzurri sono riusciti a farsi buttare fuori al primo turno pur trovandosi in un girone estremamente banale (Paraguay, Slovacchia e Nuova Zelanda). Per arrivare pronti a questa nuova sfida andiamo a passare in rassegna le componenti del gruppo D contro cui dovremo misurarci.

URUGUAY La celeste è certamente l’avversario che fa più paura. Attualmente settima nel ranking (gli azzurri sono al nono posto) la squadra di Tabarez viene da una serie di risultati molto positivi negli ultimi grandi appuntamenti. Nei mondiali 2010 sono arrivati quarti, l’anno successivo hanno vinto la coppa America (l’equivalente dei nostri Europei) e l’anno scorso nella Confederations Cup sono stati battuti proprio dagli uomini di Prandelli nella finalina. In questa selezione storica, due coppe del mondo in bacheca anche se un po’ impolverate (1930; 1950), molti volti ben noti al pubblico della serie A: Muslera (ex portiere della Lazio, ora al Galatasaray) tra i pali; lo juventino Caceres e l’interista Pereira in difesa; a centrocampo il capitano del Bologna Perez, il laziale Gonzalez e Gargano (Napoli, Inter ed ora Parma); davanti, infine, insieme al palermitano Hernandez, due stelle che sono passate per i campi del bel paese come Forlan ed ovviamente il matador Cavani. Tra gli uomini simbolo del gruppo Lugano, roccioso difensore amatissimo in patria nonostante una stagione non brillante in premier League, e Suarez, nemico pubblico numero uno per i nostri difensori, che possiamo sperare sia distratto il più possibile dalle voci di mercato che lo riguardano.

Il mago Tabarez ha chiamato alla sua corte il gruppo dei fedelissimi che gli hanno garantito successi negli ultimi grandi eventi nonostante gli anni passino inesorabili. Insomma la qualità degli elementi non si discute, i dubbi possono venire sulle tante primavere di alcuni uomini simbolo (Forlan ha già 35 anni, Lugano 33). L’ultimo incontro, l’anno scorso proprio in terra brasiliana, arride agli azzurri: il match si era concluso con la vittoria ai rigori dopo il 2-2 marcato da una splendida punizione di Diamanti, Astori e la rimonta con la doppietta di Cavani. Se da una parte la speranza è di arrivare allo scontro con la celeste con una qualificazione pressoché assicurata, con sei punti già in cassaforte, in modo da non farlo diventare un match da dentro o fuori, dall’altra (sempre se tutto fila liscio per i nostri) sarà decisivo per il primo posto nel girone, elemento di importanza capitale (vedi in fondo).

 

INGHILTERRA L’impressione in questo caso è che il nome faccia più paura degli uomini in campo. Il debutto degli azzurri, tra sabato e domenica 15 allo scoccare della mezzanotte, sarà proprio contro i maestri del football condotti da quella vecchia volpe di Hogdson. Nelle ultime due amichevoli gli inglesi hanno riportato rispettivamente la vittoria 3-0 sul Perù ed un rocambolesco pareggio 2-2 con l’Ecuador. In evidenza un grande attacco guidato dal solito Rooney (ma occhio anche a Rickie Lambert) ed una difesa tutt’altro che perfetta. Non ci sarà Chamberlain per infortunio ma insieme a Gerrard e Lampard ci saranno anche tanti nomi nuovi. Il pericolo più grande è scendere in campo pensando di avere già la vittoria in pugno. Italia-Inghilterra ai mondiali è la partita che il povero Fantozzi si deve perdere per andare a vedere la Corazzata Potemkin (“Chi ha fatto palo??”), ma la ricordiamo con piacere anche ai quarti di finale negli ultimi europei con un’altra vittoria ai calci di rigore con il folle cucchiaio di Pirlo dopo una di quelle partite in cui la palla non sembra proprio voler entrare.

 

COSTARICA Tutti sono certi che si tratti della Cenerentola del gruppo, della vittima sacrificale che si piegherà allo strapotere delle altre tre potenze calcistiche. Obiettivamente le speranze di qualificazione per la nazionale americana sembrano poche ma io sarei pronto a scommettere che non se ne andranno dal Brasile con tre sconfitte. Credo che gli uomini di mister Pinto potranno fare risultato mettendo il serio pericolo le speranze di qualificazione di chi cadrà sotto i loro colpi. Dal punto di vista tecnico solo una metà dei costaricani convocati gioca in Europa. I nomi più noti sono il portiere Navas del Levante e Campbell dell’Olimpiakos. Il Costarica naviga attorno alla trentesima posizione nel ranking mondiale e si è guadagnato il pass per partecipare alla rassegna brasiliana con un gran cammino nel girone di qualificazione dell’America centro-Settentrionale (secondo dietro gli Usa e davanti ad Honduras e Messico). Il loro miglior risultato ai mondiali è stato proprio ad Italia ’90 quando sono riusciti nell’impresa di raggiungere gli ottavi. La settimana scorsa un brutto ko (3-1) contro il Giappone di Alberto Zaccheroni in amichevole. Unico precedente un’amichevole nel 1994 vinta per 1-0 dagli azzurri.

Conclusioni: girone da affrontare al 100%. Sbagliare una partita può essere fatale; sbagliarne due è una condanna. La partita finale contro l’Uruguay, anche se affrontata con entrambe le squadre a sei punti e qualificate, non sarà una passeggiata di salute, dal momento che la seconda classificata del nostro girone D si dovrà troverà di fronte agli ottavi la prima del girone A che con ogni probabilità saranno i padroni di casa verdeoro, attesi da Croazia, Messico e Camerun (tra queste tre la probabile avversaria agli ottavi della prima del girone degli azzurri).

 

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