Schedare i giornalisti: le minacce del Front National

Le ultime rivelazioni del portavoce di Marine Le Pen, Philippe Martel, hanno scosso il mondo dei media francesi. Il segretario infatti durante un'animata intervista con la giornalista del Le Point, Anna Cabana, si è lasciato andare alla seguente confessione:

“State certi che vi schiacceremo, vi metteremo a tacere”. Quando la giarnalista ha chiesto chiarimenti sui destinatari effettivi di questa minaccia, la risposta dei Martel è stata: “Tutti quei coglioni di giornalisti istituzionali. Il nostro piano è quello di attaccarvi fino alla morte, la stampa non ci è favorevole quindi perché continuare a collaborare?”.

Obiettivo finale del Front National, stando sempre alle rivelazioni di Philippe Martel, sarebbe quello di costituire una sorta di schedari dei giornalisti raccogliendo le loro informazioni personali: dalle informazioni biograche basilari, includendo percorso di studi e situazione economica, così da renderli più vulnerabili. Questa strategia, d'altronde, non è nuova ai militanti del Front National. Tant'è che proprio qualche settimana fa la giornalista Apolline de Malherbe era finita nel mirino della Le Pen, che in un'intervista andata in onda sulla BFM TV non perse tempo a spifferare ai quattro venti i trascorsi universitari e politici della giornalista.

Benché Philippe Marcel abbia smentito tutto in un tweet, ha comunque confermato la sua idea a riguardo di “quei coglioni di giornalisti”: “In effetti non mi stupirebbe l'idea d'aver fatto un commento del genere”.

C'è da dire comunque che non sarebbe la prima volta che una simile iniziativa viene portata a termine. Basti guardare alla creazione dell'“Osservatorio dei giornalisti e dell'informazione mediatica” nato nel 2012 dall'iniziativa di un movimento vicino all'estrema destra.

Foto: Blandine Le Cain/Flickr