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Che la farsa sia con voi

Contrordine, cittadini: da oggi (anzi, da ieri) è ufficialmente nato il M5S del sorriso. Quello che parla sottovoce, prende un Maalox, si dice fiducioso nel futuro e pertanto assai paziente, forse smetterà pure di dare del ladro e del criminale fiancheggiatore a chi non lo vota. Insomma, siamo nell’era dell’irenismo consapevole.

Ne danno il lieto annuncio i due Megafoni, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, dopo una intera giornata di brainstorming “in ditta”.Ovviamente in collegamento via modem con tutti i militanti/elettori, per votare in tempo reale e partecipato la Nuova Vita del Movimento e non calarla dall’alto al Popolo, manco fosse lo Spirito Santo. O forse il chip di Grillo e Casaleggio è talmente potente che riceve in tempo reale i pensieri degli elettori, elaborando le relative strategie, chi può dirlo. Di certo, Loro sono diversi.

Troppo cupi, ragazzi, ora sorridere di più. Basta forche, basta processi online, basta rubrichette sul blog tipo “Giornalista del giorno”. Love and peace. I simpatizzanti più motivati si asciughino la bava dalla bocca, è tempo di francescanesimo vero. Nati il 4 ottobre, non potevano proseguire sulla linea della forca in piazza, degli insulti, dei “due minuti di odio quotidiano” che probabilmente Grillo e Casaleggio hanno assorbito estasiati leggendo 1984.

E comunque, loro restano puri. La loro predicazione è sempre stata improntata all’ideale ed alla sua gratuità. Nessun voto di scambio, niente dentiere né ottanta euro. Certo, solo la promessa di un reddito universale di cittadinanza, talvolta quantificato in un migliaio di euro al mese (ed oltre) ma non penserete che questo rappresenti una promessa elettorale, vero? Era ed è solo una aspirazione neoumanistica, contro il Male delle lobby e della tecnologia che ci schianta e sradica le nostre vite. Imparate a distinguere la poesia dalla prosa della bassa politica politicante.

Dai salotti televisivi condotti da lacchè di un sistema da abbattere, incatramare ed impiumare alla strategia del sorriso e della “omologazione nella diversità”: anche loro in tivù, certi di essere altro. E magari, a breve, la riabilitazione (per fortuna non postuma) dei “dissidenti” espulsi dal Movimento per aver “perso il contatto” con la Base ed aver assunto iniziative autonome.

Perché questo paese ci metterà del tempo a cambiare, lo sappiamo. Anzi, a dirla tutta, questo è un paese profondamente conservatore, al limite dell’immobilismo e dell’imbalsamazione. E poi, come ha detto ieri Grillo, in Italia ci sono troppi pensionati, la conservazione è un baco del sistema. In attesa di risolvere il problema dell’eccessivo numero di anziani, magari a mezzo di referendum per fissare una durata massima di vita dei cittadini, che come i loro rappresentanti avranno un “limite di mandato” ma nella loro vita biologica, proviamo col sorriso. E magari con una chitarra, visto che l’assemblearismo bivaccante lo hanno nel cuore, da quel dì. A dirla tutta il Movimento è già Amore, avendo spinto Renzi ed il Pd ad un risultato storico.

 

Foto: Luca/Flickr

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