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Hambastagi, un dna solidale

Un altro Afghanistan che non attira i media mainstream fa seguire le parole ai fatti, dalle sigle di partito a quello che l’organizzazione politica realizza con programmi e attivisti. Così Hambastagi Party (Partito della Solidarietà) l’aiuto concreto lo sta portando nella provincia di Badakhshan sconvolta nei primi di maggio da inondazioni e frane seguite a piogge torrenziali.

Rovesci improvvisi e abbondantissimi sono cresciuti sino a diventare tempeste, quindi hanno provocato rovinosi smottamenti del terreno che hanno stravolto villaggi provocando più di 300 vittime. Da giorni un’unità operativa di Hambastagi formata da venti persone e guidata dal dottor Daud Razmak, che è anche presidente della formazione politica, sta offrendo sostegno sanitario e alimentare nella zona.

Risulta essere l’unico gruppo: né il governo né associazioni umanitarie si sono finora rese disponibili a curare superstiti e feriti e sostenere popolazioni stremate da fame e moria di bestie. Intanto il maltempo s’è spostato verso l’area di Balkh e la sta affliggendo. I danni alle già limitate vie di comunicazione risultano evidenti e i collegamenti stradali da nord a sud, come la strada di collegamento veloce da Mazar-e Sharif a Kabul risultano problematici e interrotti. Chi non può fare a meno di spostarsi deve farlo via cielo con speculazioni da parte della compagnìa aerea che sta facendo lievitare i prezzi dei biglietti dai normali 90 dollari al suo doppio (172 dollari). 

 

articolo pubblicato su http://enricocampofreda.blogspot.it

 

 

 

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