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Scajola in manette insieme ad altri otto: in Liguria un terremoto politico

Silvio Berlusconi si è dichiarato "addolorato". In manette per un'altra inchiesta anche l'ex senatore spezzino del Pdl Luigi Grillo.
 
 
E' stato arrestato ieri mattina, poco dopo l'alba, in un noto e lussuoso albergo di Via Veneto a Roma, Claudio Scajola, imperiese, ex Ministro degli Interni e dello Sviluppo economico durante i governi guidati da Silvio Berlusconi.
 
Scajola, uno degli uomini di spicco di Forza Italia, fido del "Cavaliere di Arcore" sin dal 1996, è accusato dalla direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria di favoreggiamento nei confronti dell'ex deputato calabrese del centro-destra Alfonso Matacena, condannato definitivamente a cinque anni e quattro mesi di reclusione per concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso.
 
Alfonso Matacena era stato arrestato, durante la latitanza, l'anno scorso a Dubai negli Emirati Arabi su richiesta dell'autorità giudiziaria italiana. Non era stato possibile comunque procedere alla sua estradizione giacché tra gli Emirati ed il nostro Paese non esiste in materia un vero e proprio trattato bilaterale. Matacena era dunque tornato libero pur se privo del passaporto. Temendo di essere espulso dalla nazione araba aveva indotto sua moglie Chiara Rizzo, pure lei arrestata questa mattina, a perorare la sua causa presso l'uomo politico ligure. Scajola, intervenendo presso membri della famiglia di Amin Gemyjel, ex Presidente democristiano libanese, era riuscito ad assicurarsi un salvacondotto per il latitante Matacena proprio in Libano, il "Paese dei Cedri" ove si trova in attesa di estradizione un altro condannato eccellente per concorso esterno in associazione mafiosa e cioè Marcello dell'Utri, anche lui tra i fondatori di Forza Italia.
 
Intercettato "a sua insaputa" durante i colloqui trattenuti con Chiara Rizzo, Scajola si è trovato così con le manette ai polsi di fronte ai magistrati della Procura antimafia reggina, guidati dal loro capo Cafiero De Raho. Poi è stato tradotto nel carcere di Rebibbia, sempre nella capitale. Insieme a Scajola sono state arrestate altre otto persone: della moglie di Matacena, che vive a Montecarlo, già si è detto ma sono pure finiti in manette la madre del politico calabrese Raffaella De Carolis, il suo segretario Marino Polito, il suo commercialista Aurelio Chilemi e la sua factotum Maria Grazia Fiordalisi. Ad Imperia è stata arrestata pure la segretaria di Scajola, Roberta Sacco.
 
Nel capoluogo dell'estremo Ponente ligure agenti della Dia di Genova hanno perquisito a lungo lo studio dell'ex Ministro in Viale Matteotti e la sua villa sulle alture del quartiere orientale di Oneglia. I loro colleghi piemontesi, invece, hanno perquisito altre proprietà legate a Claudio Scajola in quel di Limone Piemonte, sulle Alpi Marittime, ed a Fossano nel cuneese.
 
Appresa la notizia, dai microfoni di Radio Capital Silvio Berlusconi si è detto "molto addolorato". Per il Ponente ligure, dove si diceva che non si muovesse foglia senza che Scajola non volesse, l'arresto dell'ex Ministro è un vero e proprio trauma giacché rappresenta un'incognita non da poco in vista, mancano ormai solamente due settimane, del voto amministrativo del prossimo venticinque maggio quando, tra gli altri, si dovranno rinnovare i consigli comunali e nominare i sindaci di Sanremo, prima città dell'Imperiese, e di Ventimiglia, città di frontiera con la Francia oggi amministrata da una terna di Commissari governativi in quanto il suo Consiglio Comunale già è stato sciolto per inquinamento mafioso.
 
La notizia dell'arresto di Claudio Scajola, comunque, sta facendo tremare tutto il mondo del centro-destra ligure, scosso pure dall'altro arresto avvenuto questa mattina e cioè da quello dell'ex senatore di Forza Italia Luigi Grillo, oggi passato al Nuovo Centro- Destra, da sempre punto di riferimento dei moderati della Riviera di Levante e dello Spezzino.
                       
 

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