Cina, in sciopero della fame il predicatore uiguro che doveva essere scarcerato nel 2002
L’hanno arrestato nel secolo scorso, il 16 novembre 1990. La sua colpa: predicare l’Islam nella Regione autonoma uigura del Sinkiang, a maggioranza turcofona e musulmana.
Abdukiram Abduveli (nella foto) ha trascorso in carcere il doppio della condanna che gli era stata originariamente inflitta nel 1993: 12 anni, per “organizzazione di un gruppo controrivoluzionario” (il Partito riformista islamico), “propaganda controrivoluzionaria” e “incitamento alla sovversione del potere politico”.
Al momento del rilascio, nel novembre 2002, la direzione della prigione n.3 di Urumchi ha comunicato ai suoi familiari che la condanna era stata prolungata di tre anni. Lo stesso è accaduto nel 2005, nel 2007 e nel 2011 e all’inizio di quest’anno.
In un solo caso, il secondo, le autorità cinesi hanno reso noto il motivo del prolungamento della condanna: Abduveli aveva rifiutato di accettare la disciplina carceraria, era stato sorpreso più volte a pregare, aveva minacciato lo sciopero della fame e aveva picchiato i suoi supervisori (nelle prigioni cinesi, è pratica comune affidare la guardia di un detenuto ad altri prigionieri).
A febbraio, non appena gli è stato comunicato che la condanna era stata ulteriormente estesa (stavolta, di altri cinque anni), Abduveli ha intrapreso lo sciopero della fame. Secondo i familiari, che si sono rivolti ad Amnesty International, l’uomo – che ha 59 anni – versa in cattive condizioni di salute.
L’organizzazione per i diritti umani ha chiesto alle autorità cinesi di spiegare il motivo di questo accanimento.
La libertà religiosa nella regione del Sinkiang è sottoposta a forti limitazioni. Insieme all’elevata disoccupazione e all’emarginazione politica, è tra le ragioni della sempre più crescente instabilità e delle tensioni etniche che hanno dato vita, negli ultimi anni, a violenti scontri tra le forze di sicurezza e parte della popolazione uigura, di cui abbiamo parlato nel nostro blog.
Le autorità di Pechino hanno attribuito ai gruppi armati uiguri alcuni recenti atti di terrorismo.
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