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 Home page > Tribuna Libera > Grillo e l’uso politico di Auschwitz

Grillo e l’uso politico di Auschwitz

Io non voglio “depistare” l'attenzione di nessuno dal contenuto del post di Grillo.

Che lo legga chi vuole, ci saranno senz’ombra di dubbio critiche serrate e condivisibili di come la peggior classe politica italiana del dopoguerra ha ridotto questo paese.

Ma voglio anche concentrare l'attenzione, mia e di chi vuole, sull’immagine. Ed è legittimo farlo tenendo conto che un’immagine forte ha un altissimo valore comunicativo, superiore a quello di un testo e paragonabile (quasi) solo a quello di un titolo "sparato" su sei colonne.

Non a caso Grillo usa spesso immagini forti per richiamare l’attenzione dei fedelissimi, ma anche dei detrattori, sui suoi post in modo che siano poi amplificati dall’eco mediatica che deriva dalle critiche così come dai consensi. Poi si lamenta delle critiche, ma sono lamentazioni ridicole; sa benissimo quello che fa quando usa il cancello di Auschwitz per le sue denunce politiche.

E’ una prassi comune, diffusa nell’ambito della comunicazione politica tanto quanto in quella pubblicitaria, che affonda le sue radici nell’antichità dei primi ‘fogli’ stampati e distribuiti al pubblico: che se ne parli bene o che se ne parli male non importa. Importa che se ne parli.

E di Grillo si parla con cadenza quotidiana. Questo è il suo obiettivo e per raggiungerlo va bene anche una vignetta taroccata come quella di ieri, dove il cancello d’ingresso di Auschwitz è stato modificato tramite photoshop in modo da creare una previdibilissima polemica. Ma, come sa chiunque, “Parigi val bene una messa”.

Grillo, che è comunicatore d’eccellenza, lo sa bene, agisce di conseguenza e chissenefrega se la comunità ebraica, che settant’anni fa varcava quel cancello per finirci sterminata dal gas e poi ridotta in fumo nei forni crematori, si è un po' irritata. Grillo non guarda in faccia a nessuno pur di non finire in seconda pagina nei giornali del giorno dopo.

E quindi accontentiamolo; anche per dirne male, non è quello che vuole? Non è quello che cerca? E allora non si critichino poi i giornalisti che fanno propria l’espressione degli esponenti della comunità ebraica che hanno definito l’intemerata di Grillo una “oscenità” e una provocazione "infame" e "criminale”.

“Beppe Grillo solletica i più bassi sentimenti antisemiti”, continua il comunicato del Presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, sentimenti che non hanno tardato a farsi vivi nei commenti al suo post di ieri.

“Per quanto riguarda la comunità ebraica, con tutto il rispetto, che da Caifa in poi la loro specialità è "lo straciarsi le vesti" dimenticando che nei campi di concentramento purtroppo non c’erano soltanto loro” scrive uno che tira fuori Caifa e lo “straciarsi le vesti” tipico, secondo lui, degli ebrei. “Sono rimasti farisei, ipocriti e farisei...come se 2000 anni fossero passati invano !” si scandalizza un altro con manifesta infarinatura evangelica.

E, naturalmente, c’è chi non esita a paragoni arditi con la solita solfa della lobby giudaico-massonica di antica memoria, attualizzata al conflitto israelo-palestinese “La massoneria monetaria si scandalizza per la verità sacrosanta che hai denunciato mentre fa finta di non accorgersi della trave palestinese che ha nei suoi occhi...!!! Ipocriti. Da perseguitati si sono trasformati in avidi e feroci persecutori della povera gente”.

Mezzo critico uno “Grillo poteva evitare, è vero, più che vero; ma ... i tanti farisei che si sono indignati avrebbero dovuto tacere, specialmente se di origine ebraica”; anche qui gli “ebrei” o anche chi è solo di "origine" ebraica, (non gli israeliani, sia chiaro) dovrebbero stare zitti per via della vicenda palestinese.

A nulla vale ricordare che chi è morto nei campi di sterminio ha ben poche responsabilità nella tragedia dei palestinesi (i cui dirigenti politici dell’epoca, sia detto per inciso, avevano invece ottimi rapporti con Hitler); argomento troppo complicato per le menti semplici.

Lapidario un romano “per attaccare il M5S di solito s'attaccano al fumo della pipa. Stavolta hanno scelto quello dei comignoli”. Lapidario e agghiacciante.

Più articolato un altro "perchè l'indignazione di alcune associazioni ebraiche?" - si chiede cascando dalle nuvole - "quello che successo in Germania è dell'umanità non di un solo popolo: ebrei, ron (sic), omosessuali, malformati, minor, ecc... ecc... Non solo ebrei. ricordiamocelo. Quello che è successo non appartiene ad una sola menoria storica ma a tutta l'umanità". Gli sfugge che con questo dire, l'intera umanità dovrebbe indignarsi verso l'uso politico del cancello di Auschwitz, non che gli ebrei in quanto parte (cinque o sei milioni di morti e scusate se è poco) di un più ampio sterminio non dovrebbero essere quelli che si indignano. Come sembra sostenere lui.

Non manca il solito che qui si lamenta "in Italia (e non solo: nel mondo!) vi è una potentissima Lobby che vieta l’uso metaforico del linguaggio...di tutto si può parlare e sparlare, ma di Quello no... e se se ne parla lo si deve fare "in ginocchio”...". Parla dello sterminio degli ebrei, l'avrete capito, cosa su cui lui si irrita parecchio.

Poi, fra chi parla di “plagio creativo” e chi vuole denunciare chiunque si sia permesso di avere a che ridire, si trovano anche rare voci critiche: “mentre gli attivisti si fanno il culo per le strade a convincere la gente, dal blog escono questi articoli che sono indifendibili, ogni volta che escono ‘ste cagate si perde il 2%” si lamenta uno con l’occhio acuto sui risultati delle “cagate” di Grillo; così come una certa Patrizia “Siamo sicuri che Grillo non sia passato al " nemico" ? Perché fa di tutto per perdere i voti!”.

Che poi “parafrasare Primo Levi” riferendosi al titolo del post sia “un mezzo per veicolare il suo messaggio”, come dice il senatore del M5S Giarrusso, è la classica foglia di fico per nascondere le pudenda. Ma è un ragionamento che fa acqua da tutte le parti; cioè la classica balla da politicante.

Il problema non è la parafrasi di Levi, il problema è che si usa l’immagine simbolo di una tragedia epocale per il proprio tornaconto elettorale. Né più né meno di come farebbe una qualsiasi ditta di prodotti chimici se usasse il Zyklon B per pubblicizzare i propri prodotti contro gli scarafaggi. Non sarebbe una bomba mediatica? Con un investimento pubblicitario di qualche centinaia di euro avrebbe una risonanza globale superiore a chi investe milioni di dollari in passaggi tv in occasione del Super Bowl.

Questo è Grillo; uno che non esita a sfruttare le tragedie altrui per un proprio interesse politico. E che poi non esita un attimo a travestirsi da vittima della violenza altrui: ”vogliono depistare dal contenuto...”. Poverino.

Lagnoso e ridicolo, più ancora che osceno.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.191) 15 aprile 2014 18:13

    PaoloM

    Forse qualche italiano che lo ha votato o che vorrebbe farlo ci ripenserà. Concordo sul lagnoso e ridicolo e perciò non lo voterò mai.

  • Di illupodeicieli (---.---.---.104) 15 aprile 2014 19:50

    @ e chissenefrega se la comunità ebraica, che settant’anni fa varcava quel cancello per finirci sterminata dal gas e poi ridotta in fumo nei forni crematori, si è un po’ irritata.
    Però ci sono anche ebrei che condividono il post di Grillo: forse hanno letto e discusso e commentato ciò che è scritto.
    Per quanto mi riguarda mi ritrovo d’accordo con Grillo e, pur non avendolo votato in precedenza, alle europee lo voterò.
    Link: http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it/2014/04/a-proposito-del-post-di-grillo-mentre-i.html

    • Di (---.---.---.10) 15 aprile 2014 23:33

      Sei solo un becero e rivoltante antisemita.

    • Di (---.---.---.160) 16 aprile 2014 03:08

      Nell’articolo non faccio alcun cenno al testo né allo scritto di Primo Levi alterato da Grillo, ma mi soffermo solo sull’immagine. Primo perché penso che nessuno si legga il pistolotto di Grillo a meno che non sia già grillino o giù di lì. Secondo perché l’impatto dell’immagine è drammaticamente più forte e sfrutta in modo estremamente immediato, comprensibile a tutti ad una sola occhiata, la tragedia di un popolo, con il fine unico di fare scandalo e far parlare di sé. Cioè per propaganda elettorale. Cioè per un proprio tornaconto politico.

      Lo squallore e l’infamia di questo modo di fare sono pari solo alla gelida pianificazione di un’azione di marketing condotta nel più puro intento di fare cassa. Schifo.

      FDP

    • Di illupodeicieli (---.---.---.104) 16 aprile 2014 12:22

      Non capisco che diavolo scrivi e perché mi insulti: se chi ha postato l’articolo voleva soltanto riferirsi all’uso improprio o scorretto o profittatore dell’immagine, potrei anche dire che Grillo poteva forse farne a meno, un po’ come quando ci fu la copertina dell’Espresso che ritraeva una donna in croce, e fu uno scandalo. Quanto all’essere antisemita non credo proprio: semmai sono convinto che tu sia intollerante, diversamente parlaresti dei contenuti, risponderesti su ciò che ho scritto, come sto facendo adesso io con te.
      Nel merito,siccome non mi conosci, potresti sapere che ho avuto un blog assai visitato e frequentato, in cui si parlava di cose che a te, forse non interessano,ma te lo scrivo lo stesso magari oggi potrebbero cominciare a interessarti: si parlava di falliti, di fallimenti, di suicidi, di gente che non riesce ad avere credito, di persone che vogliono rifarsi una vita ma la burocrazia e le banche e le centrali rischi glielo impediscono, di ragazzi dislessici e con handicap, di individui cui lo stress ha provocato malattie, di famiglie umiliate dalla malagiustizia,ecco tutte cose che in parte vengono richiamate dall’invito di Grillo a considerare che oggi in Italia le cose non funzionano. Che poi tu non condivida il mezzo usato per richiamare l’attenzione, è un conto: se poi non sei d’accordo su come le cose lui e il M5S vuole portarle avanti,è un’altra questione ancora. Ma ti invito a partecipare , a farti venire idee, affinché le cose cambino e in meglio e per tutti. Quanto scritto sopra ,con il massimo rispetto nei tuoi confronti e in quelli di chi, per sbaglio , legge.

    • Di illupodeicieli (---.---.---.104) 16 aprile 2014 12:29

      @FDP : penso che si dovrebbe entrare nel merito delle cose che ha scritto Grillo. E ciò non vuol dire essere d’accordo su come attuarle o come richiamare l’attenzione su quelle questioni. E’ come quando ci sono rivendicazioni sindacali o quando la popolazione di un Comune deve far valere le proprie ragioni: in qualche maniera deve farsi sentire. Inizialmente ci sarà una raccolta di firme,ma talvolta non servono, un po’ come è avvenuto nel primo V day.
      Per il resto vale quanto ho scritto in risposta a chi mi ha accusato di essere antisemita.

  • Di (---.---.---.185) 16 aprile 2014 08:45

    Lei dev’essere un fantasmino importante in questo foglio, visto che tutte le cazzate che scrive le vengono pubblicate. Vede, è che purtroppo nel nostro mondo, ognuno degli innumerevoli olocausti viene ricondotto ad una sola memoria, con il risultato che tutti gli altri vengono rimossi. Si tace sull’Armenia, sullo sterminio dei nativi americani, sul Ruanda, su qualsiasi olocausto provocato dagli occidentali (in Iraq si parla di 800.000 morti). Questa unica memoria consentita è divenuta strumento di soggetti politici vari, più riconducibili al sionismo che all’ebraismo, (sionismo che si identifica nel sostegno di un avamposto armato in medio oriente più che alla terra promessa, per citare illustri pensatori ebraici quali Philip Roth, che propugnava addirittura l’utilità di una nuova diaspora). E’ evidente che il suo odio sincero o mercenario verso Grillo e il M5S non le fanno tralasciare di formulare e scrivere qualsiasi castello accusatorio dalle fondamenta sempre assai inconsistenti. Il problema è che Agoravox le consente di pubblicare tutto, chissà perché ad altri non accade.

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 16 aprile 2014 11:16
      Fabio Della Pergola

      1 - Mi risulta che gli articoli proposti vengano votati dai lettori che sono diventati anche "moderatori". Io stesso ogni tanto voto a favore o contro articoli proposti da altri. Evidentemente raccolgo il favore di chi mi legge in anteprima. E li ringrazio. Qualcun altro invece no, si vede che non sa scrivere o scrive cose non condivisibili. Mi dispiace per lui, ma non so cosa farci.

      2 - Ha provato a riflettere sul fatto che in Italia (e in genere in Europa) non vivono tanti armeni, nativi americani, ruandesi, iracheni etc ? La shoah è stato lo sterminio commesso da europei (non solo tedeschi) verso cittadini altrettanto europei (ebrei e non solo), che tuttora in qualche misura vivono sul territorio europeo. Che la memoria sia diventata strumento di alcuni non cambia di una virgola il fatto che lo sterminio sia avvenuto e che quegli ebrei che l’hanno subìto non hanno alcuna responsabilità né per i fatti successivi né per la strumentalizzazione eventuale della memoria di quello che è successo. Ci sono dei simboli che ricordano la loro morte e sono simboli che non vanno infangati. Tanto più per usi di tornaconto personale e politico.

      3 - Io non ho alcun odio né sincero né tantomeno mercenario per Grillo. Semplicemente lo rifiuto per il suo messaggio politico e per la sua prassi politica e comunicativa. Lo trovo deleterio e pericoloso e perciò lo critico. E’ lecito ? o devo chiedere il permesso a lei ?

      Si rassegni non avete ancora il potere di attivare la censura verso chi vi critica, anche se si capisce benissimo che lo vorreste tanto fare (ma intanto prendo nota che lei sembra essere uno dei miei fedeli lettori...)

  • Di (---.---.---.111) 16 aprile 2014 10:04

    Mi faccia un po’ capire, lei parla di usi strumentale a fini elettorali, piuttosto mi spieghi quando la strumentalizzazione avviene per fare soldi, come nel caso del film di Benigni, quindi spieghi, i soldi che si è fatto, se li è messi in tasca assieme a tutti quelli che vi hanno partecipato, oppure sono stati donati in beneficenza alle vittime della Soah?
    Se ci riesce mi spieghi anche, se l’uso strumentale fatto dal PdR sull’olocausto solo qualche giorno fa per giustificare l’europa, è per fini politici, elettorali oppure gli Dei sono incriticabili?
    Ma ha idea di quanti ci hanno speculato per denaro, per interesse, per scopi politici a cominciare dalla sinistra sulla tragedia degli ebrei e lei viene a fare le pulci con il suo pistolotto??

  • Di (---.---.---.111) 16 aprile 2014 10:06

    E’ una pontificazione oppure semplicemente ha difficoltà ad argomentare?

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 16 aprile 2014 11:28
      Fabio Della Pergola

      Mi sembra che questa critica sia poco pertinente. Benigni ha raccontato a modo suo quello che è successo una settantina di anni fa. E’ quello che hanno fatto in tanti con film, documentari, libri eccetera. Poteva guadagnarci o perderci soldi. Se ci ha guadagnato buon per lui, in tanti ci hanno rimesso tempo e quattrini. Ma hanno potuto raccontare di quello che è successo alle vittime dello sterminio nazista, non hanno usato i simboli di quello sterminio per raccattare voti in una competizione elettorale.

       

      Altrettanto incomprensibile la critica a Napolitano. Se lui ritiene che l’Europa unita sia una salvaguardia dagli scontri fra nazionalismi che hanno devastato il continente per secoli facendo milioni di vittime (fra le quali anche quelle di Aushwitz) non vedo quale tornaconto abbia avuto da questa ricostruzione storica che è ampiamente condivisibile.

       

      Il mio pistolotto non fa “le pulci”. Critica un uso strumentale realizzato attraverso la manipolazione di un’immagine simbolo. Manipolazione offensiva per le vittime dello sterminio nazista. Se Grillo evitasse questi sotterfugi non perderei il mio tempo a criticarlo; ma evidentemente trova molto utile suscitare lo scandalo che sa benissimo di suscitare agendo così. Quindi con il mio articolo faccio esattamente quello che Grillo voleva che facessi: parlo di lui. Male, ma ne parlo. Di cosa vi lamentate ?

  • Di (---.---.---.111) 16 aprile 2014 10:09

    @ paolo m
    L’articolo trattava altro, non le confessioni sulle intenzioni di voto.
    Se n’è accorto?
    Comunque non si allarmi...è colpa di Grillo!!!

  • Di (---.---.---.150) 16 aprile 2014 10:38

    L’immagine evocata da Beppe Grillo nel suo post è forte e indelicata. Ma da lì all’antisemitismo ce ne corre (infatti non c’entra niente): chi evoca l’antisemitismo dovrebbe vergognarsi perché non ha capito nulla oppure è disonesto.


    Stesso discorso per quanto riguarda la strumentalizzazione. Prendere a prestito un testo profondissimo e incisivo come quello di Primo Levi è grave, come gravi sono le denuncie che tale prestito è servito a fare. Milioni di Italiani costretti in una situazione vergognosa, non è una cosa grave? Non "abbastanza" grave? Due suicidi ogni tre giorni non sono "abbastanza" gravi? La mafia non è "abbastanza" grave?

    Il posto di Sergio di Cori Modigliani è molto istruttivo:


    Saluti,
    Gottardo

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 16 aprile 2014 11:49
      Fabio Della Pergola

      “da lì all’antisemitismo ce ne corre (infatti non c’entra niente)”; e infatti non c’è alcuna accusa di antisemitismo nel mio articolo. Ci sono invece commenti (tratti dal blog di Grillo) che sono manifestamente antisemiti e lì l’accusa ci sta tutta.

      “Prendere a prestito un testo...”; non parlo minimamente del testo di Levi, forse non l’ha notato. Parlo della manipolazione dell’immagine che costituisce una violazione di un simbolo riconosciuto dello sterminio nazista. Non è la prima volta che accade e quando è accaduto (se e quando me ne sono accorto) ho criticato chiunque l’abbia fatto. Ci sono simboli che non vanno vilipesi, sembra strano doverlo ricordare, perché sono fondamentali per il vivere civile.

      Tantopiù se lo fa il capo politico (una volta era solo il magafono, ma poi si sa...) del secondo o terzo partito italiano.

      Quanto sia grave la situazione italiana non lo devo leggere da qualche parte, né me lo devo far raccontare da un pagliaccio milionario perché lo so da solo. Basta che mi guardi nelle tasche o mi ricordi che nel giro di cinque anni ho perso il 90% del mio lavoro. Ma questo non giustifica un bel niente. Non giustifica soprattutto che si offenda la memoria di milioni di morti (innocenti anche per la tragedia palestinese, visto che questo sembra essere l’argomento topico per cui si ritiene lecito tutto) per gridare al mondo che qualcuno ci ha messo in mutande.

      Quanto al post suggerito, l’ho letto, ma non sono d’accordo con lui.

    • Di (---.---.---.150) 16 aprile 2014 17:47

      >> “da lì all’antisemitismo ... (infatti non c’entra niente)”

      > e infatti non c’è alcuna accusa di antisemitismo nel mio articolo

      E infatti io non mi riferivo al suo pensiero/articolo. Però nel suo articolo si parla di qualcuno che parla di antisemitismo partendo da questo post di Grillo. Questa è stata la cosa che mi ha fatto infuriare di più: che qualcuno tiri in ballo l’antisemitismo quando, nel post di Grillo, non ce n’era traccia.

      > Parlo della manipolazione dell’immagine ... simbolo dello sterminio nazista

      > Ci sono simboli che non vanno vilipesi

      Sono d’accordo con lei e anche oltre, di norma NULLA andrebbe vilipeso. Ma secondo me Grillo non ha vilipeso quel simbolo - secondo lei sì. Le chiedo: denunciare una gravissima situazione che coinvolge milioni di persone, secondo lei, è fonte di vilipendio?

      > Quanto sia grave la situazione italiana non lo devo leggere da qualche parte

      E allora dovremmo stare tutti zitti, perché lei sa già? Provi a immaginare che quel post non era rivolto a lei. Per quanto riguarda me, giusto per fare un esempio, non avrei avuto bisogno di leggere quel post per sapere come stanno le cose in italia. Ma l’ho letto ugualmente, e sono stato contento di averlo fatto. Mi è piaciuto, come mi piace leggere e rileggere I Promessi Sposi (a lei non lo consiglio: "Un uomo ama una donna che ama un altro uomo", cose già viste), poesie di Esenin (sempre argomenti vecchi), o l’articolo di Sergio di Cori Modigliani (anche lì nessuna grande novità). L’Umanità parla sempre delle stesse cose. Ora dovrà smettere, perché "FDP sa già".

      Saluti,
      Gottardo

  • Di (---.---.---.111) 16 aprile 2014 12:08

    di fabio della pergola

    Benigni ha raccontato a suo modo di vedere la tragedia degli ebrei, al pari di Grillo che ha preso un testo di Levi che non appartiene ne agli ebrei e ne a lei, ma è di tutti, riesumandolo, rendendolo vivo è attuale, ne più e meno il vero messaggio che Levi voleva lasciare e non vi è maggior stima e ringraziamento per uno scrittore che utilizzare i suoi testi e renderli attuali.
    Questo fa in modo in renderli immortali.
    La differenza tra Benigni e Grillo consiste proprio nel fatto che il fine del primo è proprio nel suo lavoro, ovvero fare l’attore e di quello si arricchisce, quindi ben peggiore da un uso politico più che giusto e licito a differenza di chi invece si arricchisce sui drammi altrui.
    Quindi per fortuna che le critiche mosse a Grillo appaiono palesemente strumentali e sono proprio esse in primis ad essere dei veri e propri spot elettorali, volti come da antica memoria e come da abitudine, da una sinistra che con il fiato corto da decenni, cerca disperatamente di far passare la denigrazione, la calunnia, il processo alle intenzioni come critica, per poi ritirarsi atteggiandosi a vittima quando a sua volta viene criticata.
    Quindi miglor risposta non poteva dare a conferma nell’inconsistenza della sua critica, che escluso gli effetti di fotoritocco e i totem che non vanno assolutamente citati o evocati da chiunque non sia di sinistra, si spegne come una candela quando lo stoppino cade da solo nella sua cera.
    Grazie di cuore, speravo in qualcosa di più, ma purtroppo mi ritrovo sempre ad avere a che fare con il sembra , mi pare, ho capito e con il vittimismo!
    Crescere dev’essere proprio difficile per alcuni, per non dire impossibile.

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 16 aprile 2014 13:28
      Fabio Della Pergola

      @ lupodeicieli

      ho iniziato il mio articolo scrivendo: "Io non voglio “depistare” l’attenzione di nessuno dal contenuto del post di Grillo. Che lo legga chi vuole, ci saranno senz’ombra di dubbio critiche serrate e condivisibili....” eccetera.

      Quindi a prescindere, e senza averlo nemmeno letto, ho scritto che sicuramente nel post di Grillo si sarebbero potute trovare argomentazioni condivisibili. Così come in molte, non tutte, le analisi politiche del M5S. Il che, vista la situazione, è un po’ come sparare sulla croce rossa. Ma il problema non sta nell’analisi quanto nella proposta politica. E qui casca l’asino. Perché quello che Grillo e il M5S propongono è o aria fritta o demenzialità pura. Un commento non è lo spazio per poter entrare nel merito, e c’è chi è più bravo di me in questo: basti pensare alla proposta di ri-comprare le case sequestrate dalle banche agli insolventi per ridarle a chi non può pagare un mutuo con la garanzia dello stato. Anche uno studente di economia del primo anno si piegherebbe in due dalle risate. Ma tant’è. Detto questo sarebbe opportuno che i grillini uscissero dalla artificiale paranoia di ritenersi l’unica opposizione e l’unica voce ‘contro’ della politica italiana. C’è chi è ‘contro’ la situazione attuale e la classe politica attuale, ma è contro anche Grillo. Rassegnatevi all’idea che chi è critico con il M5S potrebbe NON essere a favore del statu quo attuale. Semplicemente è uno che spera di meglio e NON crede alla proposta grillina nelle modalità in cui viene proposta.


      Per il resto: che Grillo usi a dismisura l’offesa (il vaffa a tutti, il “coglioni” agli elettori del PD, lo “stupido” al portavoce della comunità ebraica eccetera) e a dismisura usi argomenti, immagini, titoli estremamente forti per un suo uso strumentale è cosa indiscutibile. A voi va bene così ? Bene, allora fra me e voi non c’è dialogo. Fine del discorso. Grillo offende ? E io lo critico. A prescindere dai contenuti che potrebbero essere anche condivisi (nell’analisi, non nelle proposte). Non vi va bene la critica ? Non so che cosa farci. Amen.


      @ 111 “Quindi per fortuna che le critiche mosse a Grillo appaiono palesemente strumentali e sono proprio esse in primis ad essere dei veri e propri spot elettorali, volti come da antica memoria e come da abitudine, da una sinistra che con il fiato corto da decenni, cerca disperatamente di far passare la denigrazione, la calunnia, il processo alle intenzioni come critica, per poi ritirarsi atteggiandosi a vittima quando a sua volta viene criticata”.

      Quanto a “spot elettorale” è plateale che l’iniziativa elettorale è stata questo spottone di Grillo, caro 111 chi crede di prendere per i fondelli ?! Uno spottone plateale e grezzo, che è legittimo criticare – che si sia di sinistra o meno (ma a lei evidentemente “sinistra” è un termine che proprio non piace) – in cui non esiste né denigrazione né calunnia né processo alle intenzioni. Non ce n’è bisogno tanto manifesta è la volontà di Grillo di far parlare di sé in ogni modo e ricorrendo a qualsiasi colpo di teatro, fosse anche il più osceno. Ripeto: scrivendo (male) di lui non faccio che adeguarmi ai suoi desiderata; che volete di più ?


    • Di (---.---.---.68) 16 aprile 2014 18:06

      Sig. FDP,

      se in un’intervista casuale a un certo punto Grillo dicesse "Ho fame", lei ci vedrebbe subito uno spot elettorale. Le salterebbero subito in mente le proposte politiche del Movimento 5 Stelle, tutti gli insulti che Grillo distribuisce e riceve, la personalità solida o vacua dei parlamentari grillini, i processi di alcune personalità politiche, l’antisemitismo e la terribile...

      **********
       SNAP!
      **********

      ...dopo aver detto "Ho fame" Grillo entra in una pizzeria e si mangia una quattro formaggi. Tutto lì... niente spot elettorale, niente insulti, solo uno scontrino regolarmente pagato. Tutto lì.

      FDP, si calmi

    • Di illupodeicieli (---.---.---.104) 16 aprile 2014 18:57

      Sono stato tra quelli che ,anni fa, dal mio blog criticavo proprio per il turpiloquio secondo me gratuito e lo definivo parolacciaio: il motivo era che, al pari di altri che oggi lo continuano a criticare, lui non entrava nel merito delle questioni. Chiamava Berlusconi psiconano: ok, lo sfottò ci può anche stare, ma , dico io, vai al sodo, proponi qualcosa. E lo dico, e lo confermo, perché avevo allora un blog con oltre 600mila visitatori, perché parlavo in videoconferenza, e parlavo di cose concrete, cioè dei problemi quotidiani che nessuno allora voleva affrontare. Per dirla tutta ed essere precisi: allora si parlava di Saddam, di 11 settembre, di Afghanistan, e i nostri amici al governo e il presidente della repubblica, invitavano gli imprenditori italiani a investire in Cina. Quindi non è che io sia d’accordo con Grillo in tutto e per tutto, ma a differenza sua io voterei le cose che anch’io promuovo e su cui sono d’accordo, anche se le propone un altro partito: devo o no fare gli interessi degli italiani e dei miei elettori?

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 16 aprile 2014 22:26
      Fabio Della Pergola

      Dopo aver cercato di leggere il suo sconclusionato commento direi che se c’è qualcuno che ha bisogno di calmarsi è proprio lei.
      Saluti

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 16 aprile 2014 22:57
      Fabio Della Pergola

      La mia risposta era indirizzata al commentatore SNAP.

      @lupodeicieli

      Molte critiche che provengono dal M5S sono condivisibili. Le proposte politiche sono inesistenti o aria fritta o impraticabili (cioè fuffa per gli allocchi). Il tanto sbandierato PROGRAMMA è un foglietto con quattro cose buone per tutte le stagioni, se lo legga se non l’ha già fatto.
      Altre cose ancora sono invece deleterie, secondo il mio punto di vista, come l’idea che il debito pubblico non vada pagato perché ’immorale’ - parole di Grillo intervistato da Mentana. Se venisse messa in pratica una politica del genere ci troveremmo in default nel giro di qualche mese. Cioè in una situazione dove i milionari se la cavano e gli altri si attaccano alla canna del gas...ben più di quanto non succeda ora ! Quindi, lei faccia come vuole, ma io continuerò a osteggiare il partito politico che fa capo a uno così.

      @ Gottardo

      Lei continui pure a pensare che manipolare uno dei simboli storici più drammaticamente significativi della nostra storia recente sia una cosa come un’altra; io continuo a pensare che è stata un’azione immorale, irresponsabile, deliquenziale e stupida.
      Ci sono mille modi di protestare e manifestare la propria avversione e anche rabbia per la situazione attuale senza offendere il ricordo di milioni di morti, e poi andare anche a dare dello ’stupido’ al portavoce di quella comunità che più di tutti ha visto morire la propria gente proprio in quei campi. Quel cancello manipolato è diventato un poster elettorale di un cialtrone saltimbanco che da anni offende chiunque gli salti in mente per i motivi più incomprensibili (vedi la "vecchia puttana" alla Levi Montalcini).

      Sul resto - insisto - non mi sento in dovere di andare in brodo di giuggiole per le sue tirate sulle difficoltà della povera gente; le conosco e non sarà un milionario che per anni ha fatto marchette in televisione guadagnando un pacco di soldi sparando cazzate a farmele capire meglio. Lei faccia pure lo spiritoso se si diverte così, a me cambia poco.

  • Di (---.---.---.222) 17 aprile 2014 00:20

    "[fdp] Grillo, che è comunicatore d’eccellenza, lo sa bene, agisce di conseguenza e chissenefrega se la comunità ebraica, che settant’anni fa varcava quel cancello per finirci sterminata dal gas e poi ridotta in fumo nei forni crematori, si è un po’ irritata."

    Come farebbe ad irritarsi la Comunità Ebraica se fosse stata sterminata dal gas? Qualcosa non funziona nel suo teorema. 

    Lo Sterminio nazista è indubbiamente un ripugnante crimine contro l’Umanità, un crimine con delle vittime e degli assassini. Le prime non sono identificabili con la Comunità Ebraica che diffonde comunicati stampa contro Grillo; i secondi sono ben identificabili personalmente, storicamente, ideologicamente. E non erano grillini ma nazisti.

    Poniamoci questa domanda: la Shoah riguarda tutti gli ebrei? Si, ma solo se si assume il punto di vista nazista. Quello che rende efferato lo Sterminio è appunto questo: che 6 milioni di persone (15-17 milioni considerando tutte le altre categorie) sono state sterminate con pianificazione e metodi industriali perché considerate nocive o inferiori dall’ideologia nazista, a prescindere dalla loro individualità.
    Se non si assume l’ideologia nazista, se anzi la si rigetta, lo Sterminio riguarda solo le vittime e i loro parenti.

    Per chi non è nazista lo Sterminio è dunque un episodio emblematico di cosa può produrre una ideologia o una forma mentis che riduca l’essere umano a cosa senza valore, da eliminare, da deprivare di ogni diritto in base alla sua appartenenza ad un certo gruppo. Come tale è perfettamente legittimo usare la sua forza evocativa per denunciare tentativi analoghi a danno di qualunque altro gruppo umano.

    Sembra, invece, che la Comunità Ebraica (e in particolare il regime sionista israeliano: a proposito di strumentalizzazioni) rivendichi il monopolio assoluto della Shoah e il diritto di indicare il modo corretto di riferirsi ad essa.

    Sicuramente Grillo avrebbe fatto meglio ad evitare di fare ricorso ad un argomento tanto spinoso per denunciare quelle che, a suo giudizio, sono altrettante Shoah, ma non è l’inopportunità che gli viene contestata.

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 17 aprile 2014 08:46
      Fabio Della Pergola

      Mi ero ripromesso di non rispondere più ai commenti postati a questo articolo perché mi sono veramente stufato di rispondere alle contestazioni di chi difende qualsiasi intemerata di Grillo sempre e comunque.


      Quest’ultimo commento però mi fa tornare sulle mie decisioni perché è veramente, profondamente inquietante.

      Si chiede l’arguto: come fa la Comunità Ebraica a irritarsi se è morta ad Auschwitz ?

      E continua: lo sterminio riguarda solo i morti e i parenti; gli ebrei sopravvissuti come pretendono di essere parte in causa fino al punto di “appropriarsi” della shoah?


      Questo modo di ragionare mi lascia perplesso fra due opzioni: o è quello di un ottuso che pensa di essere intelligente in modo raffinato o è quello di un provocatore. E non so decidermi davvero. Ma alla fine propendo per la prima ipotesi, anche se l’accenno en passant alla solita solfa del sionismo può far pensare anche a una provocazioncella politica o comunque a una mentalità politicizzata nel solito, banale senso di negare a Israele il diritto di parlare di Shoah.


      Sì caro amico, la comunità ebraica – in quanto residuo del popolo che i nazisti avevano deciso di sterminare totalmente – ha tutti i diritti storici, morali e perfino politici di rivendicare il proprio ruolo di vittima della shoah. E altrettanto lo ha lo Stato di Israele che non è lo stato di chiunque ma sono le istituzioni statuali che una parte del popolo ebraico si è dato e in cui vive o ha vissuto gran parte dei sopravvissuti alla persecuzione nazista. Gli ebrei in Palestina erano 100mila alla fine degli anni venti e 600mila circa alla fine della guerra. Da dove crede che siano arrivati lì, da Marte ?


      La shoah, senza nulla togliere alle altre numerose vittime del nazismo, è avvenimento che l’ha riguardata in prima persona una settantina di anni fa. L’ha riguardata, come comunità di popolo, nella figura delle vittime e di chi non è morto in quanto reduci, in quanto sopravvissuti, in quanto parenti di vittime, in quanto vedovi, in quanto orfani, in quanto genitori ai cui sono stati ammazzati i figli, in quanto gente che l’ha scampata vivendo per anni chiusa in casa o in cantine o nei sotterranei o nelle fogne o in montagna o fuggendo all’estero. In quanto gente che ha perso tutto, a cui è stata tolta la speranza per anni, a cui è stato tolto il lavoro, la possibilità di studiare, di pregare, di progettare una vita. E’ una comunità che è rimasta segnata dalla sofferenza e dall’orrore per l’annullamento psichico e fisico subìto che si è trasmesso ai propri figli anche a distanza di tempo. Numerosi sono quelli a cui la mente ha giocato il brutto scherzo di non farcela e si sono suicidati, anche dopo anni.


      La persecuzione nazista, per chi non è ebreo come lei, è qualcosa che “qualcuno” ha fatto a “qualcun altro”. E in qualche caso - si legge bene nel suo commento - alla fine che gli frega ?


      Per gli ebrei invece, per la maggior parte, anche se non personalmente coinvolti è stato qualcosa che “qualcuno” (i nazisti e i loro numerosi epigoni di ogni etnia, lingua, religione e colore che hanno dato il loro entusiastico appoggio e la loro fattiva collaborazione) ha fatto a “noi”.

      E "noi" significa "comunità ebraica" anche quando non è vissuta in prima persona nelle forme istituzionali che si è data. E’ la comunità di popolo che ha subìto la persecuzione, non solo chi ci è morto.


      Ce la farà a capire una cosa del genere? Ho i miei dubbi; il suo modo di ragionare è così limitato e ottuso che sembra difficile possa avere qualche minimo spiraglio di comprensione. Se ne faccia una ragione: qualcuno riesce a mantenere la capacità di capire e qualcuno l’ha perduta. Auguri.

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 17 aprile 2014 09:20
      Fabio Della Pergola

      Nel frattempo le suggerisco di guardare questo film, tratto da una storia vera:
      http://it.wikipedia.org/wiki/In_Darkness

    • Di Persio Flacco (---.---.---.222) 17 aprile 2014 21:33

      Cerco di essere schematico.

      Lo Sterminio nazista è un crimine che ha colpito sia la comunità ebraica (e le altre comunità oggetto dello Sterminio) sia l’intera comunità umana.

      Per la prima lo Sterminio si chiama Shoah ed ha significato primariamente come delitto contro gli ebrei; per la seconda lo Sterminio ha valore universale di delitto contro l’umanità (salvo per i nazisti, ovviamente, per i quali gli ebrei, ed altri, occupano un posto esterno e inferiore rispetto alla categoria degli umani).

      Nessuno pretende di dire alla comunità ebraica come rapportarsi alla Shoah; il portavoce della comunità ebraica pretende invece di dire al resto del mondo come rapportarsi allo Sterminio.

      Grillo ha usato il potere evocativo e ammonitore dello Sterminio in senso universalistico per denunciare quelli che, a suo giudizio, sono crimini contro l’umanità.

      Il portavoce della Comunità Ebraica non accetta questa declinazione universalistica della Shoah e si dichiara offeso, come se Grillo avesse usato una tragedia ebraica per scopi impropri, comunque non ebraici.

      Il portavoce ha torto; Grillo ha esagerato.

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 17 aprile 2014 23:24
      Fabio Della Pergola

      Forse dovrebbe prendere in considerazione l’idea che schematizzare troppo non è salutare se nello schemino ci si infilano delle madornali sciocchezze.

      Lo sterminio nazista è un crimine in cui una parte (ebrei ed altri) era la vittima e un’ampia parte dell’umanità era l’assassino.
      Troppo comodo limitare la questione ai soli nazisti; con loro c’erano gli alleati (italiani brava gente compresi), i cittadini qualunque (polacchi, ucraini, lituani, estoni, bielorussi eccetera) che collaboravano nella ricerca degli ebrei fuggitivi, i bravi cittadini di tutta Europa che vendevano gli ebrei nascosti per denaro o che si rifiutavano di aiutarli e nasconderli, il Papa che non ha detto mezza parola contro il nazismo, i sovietici che si sono alleati con la Germania per spartirsi la Polonia (ben sapendo della politica razziale tedesca) e i partiti comunisti che con l’URSS erano pappa e ciccia, la Svizzera che ha chiuso le sue frontiere, buona parte dei paesi arabi (per via dell’ostilità contro ebrei e inglesi), i polacchi (che in un pogrom massacrarono degli ebrei sopravvissuti alla shoah anche dopo la guerra), gli alleati che non si occuparono di bombardare le linee ferroviarie verso i campi pur sapendo che cosa succedeva, gli inglesi che ostacolavano la fuga verso la Palestina, e, per finire un panorama che è comunque parziale, l’insieme dei paesi che nella conferenza di Evian del 1938 rifiutarono di aprire le loro frontiere agli ebrei in fuga dalla Germania (e a quell’epoca la Germania si sarebbe volentieri liberata dei suoi ebrei). Può bastare ?

      Allora, prima di appropriarsi della Shoah e dei suoi simboli chiariamo questa cosa: della Shoah possono parlare gli ebrei, dello sterminio nazista possono parlare i rom, i testimoni di Geova e le altre categorie di vittime che sono finite materialmente nelle camere a gas. Il crimine contro l’umanità - che indubbiamente c’è stato perché i “valori umani” (non i valori “ebraici”) sono stati stracciati - vale, per tutti gli altri, come memento e monito di quello che la loro “civiltà”, la loro “cultura”, la loro “tradizione” hanno fatto. Non per quello che hanno subìto.

      Quindi andiamoci piano con l’universalismo, tanto più quando è un universalismo d’accatto, roba da quattro soldi (tirare fuori la P2, capirai che universalismo raffinato!) che qui funziona in un modo che suona parecchio stonato: tutti possono dire quello che vogliono sulla Shoah e fare quello che vogliono dei suoi simboli, tranne le vittime! Mi sta prendendo per i fondelli ?

      Il cancello di Auschwitz è un simbolo che non significa la violenza del capitalismo contro i precari e i disoccupati o di Equitalia verso gli imprenditori in difficoltà o gli intrallazzi di certa finanza trafficona.
      Se per lei significa questo sinceramente non me ne importa niente. Significa altro ed è un altro ben preciso; che gli ebrei conoscono bene. Se lo vada a studiare perché ancora non l’ha capito.

      E Grillo - che poi si permette di offendere chiunque non sia d’accordo con quello che fa - si faccia venire qualche altra idea per colpire allo stomaco l’attenzione della gente e raccattare qualche voto con questi mezzucci da fetente della politica.

  • Di Persio Flacco (---.---.---.222) 18 aprile 2014 15:14

    Lei dice: polacchi, ucraini, lituani, estoni, bielorussi, svizzeri, comunisti, arabi, inglesi, altri: tutti hanno perseguitato, ostacolato, ucciso gli ebrei.
    Mi dica: accusare queste "categorie" di persone di essere responsabili di ciò che di male è stato fatto agli ebrei non equivale concettualmente ad accusare "gli ebrei" di essere collettivamente responsabili di qualcosa? Ad esempio di "deicidio": accusa di provenienza cristiana che per per molti secoli ha giustificato ogni persecuzione contro di loro.

    Vede a cosa porta il rifiuto dell’universalismo dello Sterminio? A dare ragione a Hitler.

    Quanto all’uso dello Sterminio le posso dire con moderazione, ma anche con fermezza, che per quanto mi riguarda non ho bisogno dell’autorizzazione di nessuno per fare di quell’episodio storico l’uso che ritengo più idoneo a combattere la negazione della dignità e dei diritti dell’uomo, qualunque forma assuma oggi e qualunque essere umano ne sia la vittima.

    Temo che lei abbia imboccato una brutta china.

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 18 aprile 2014 17:41
      Fabio Della Pergola

      Lei si preoccupa molto della china che avrei preso. Pressoché ogni volta che scrive qualcosa di commento ai miei articoli. Non si dia tanta pena. Smetta pure di leggermi oppure pensi piuttosto alla totale astrazione di quello che scrive. Il suo universalismo porta a non distinguere più le vittime dai carnefici. L’umanità è stata la vittima, quindi tutti siamo le vittime e perciò tutti possiamo appropriarci dei simboli dello sterminio, facendone l’uso che più ci aggrada. Magari per ricordare le vittime tedesche dei russi e dei bombardamenti americani rovesciando la storia, perché no ?

      O per raccattare il voto di qualche frustrato di provincia come fa quel saltimbanco da strapazzo che lei implicitamente difende; o ancora per dare lezioni di etica a quegli stessi ebrei che a stento sono sopravvissuti allo sterminio (quello vero, non quello metaforico) da cui lei trae tanti saccenti insegnamenti. In stile Gunther Grass, ex volontario delle SS poi riciclatosi in vesti “umanitarie” (ma solo e unicamente per dare lezioni morali a quello stato ebraico che lui stesso contribuì, direttamente o indirettamente, con tanta buona volontà a riempire di orfani e vedove). Così, tanto per intendersi.


      Vuole che citi polacchi, ucraini, bielorussi, estoni, svizzeri, arabi, inglesi eccetera eccetera eccetera per il fondamentale “aiuto” che hanno dato alla popolazione ebraica perseguitata e massacrata da pochi nazisti brutti e cattivi ? Per l’ampia prova di solidarietà umana di cui, a rischio della propria vita, hanno dato prova per salvare gli ebrei dalla distruzione ? Viene fatto: quei pochi - perché sono pochi - sono definiti “giusti fra le nazioni” e sono il primo a riconoscere loro il massimo rispetto.


      Non le basta ? Vuole un più universale riconoscimento verso quelle "categorie" umane ? Va bene, lo farò per farla contento: i polacchi (termine intercambiabile con altri a scelta) hanno salvato milioni di ebrei dallo sterminio. Ecco fatto. 


      Ma adesso non mi venga a criticare per la demenziale astoricità di quello che ha appena letto.

    • Di Persio Flacco (---.---.---.222) 19 aprile 2014 17:16

      << Lei si preoccupa molto della china che avrei preso. Pressoché ogni volta che scrive qualcosa di commento ai miei articoli. Non si dia tanta pena. >>

      Non è questione di preoccupazione, è questione di interesse intellettuale. Vede, ho iniziato da liceale ad analizzare la genesi del fascismo con una ricerca di gruppo sulla storia del Biennio Rosso, e non ho più smesso di farlo. 

      L’aspetto della genesi del fascismo che più mi faceva arrovellare ruotava intorno alla domanda: come è stato possibile che ampi settori della società mutassero così radicalmente il loro abito mentale, tanto da passare da una ideologia progressista, democratica, di sinistra, al suo esatto contrario? Quale droga ha alterato le menti delle persone fino a mutarle con tanta rapidità da uno stato al suo opposto?

      All’inizio, ingenuamente, attribuivo alla coercizione della violenza il ruolo di componente principale della droga. Poi ho gradualmente maturato un’altra ipotesi, che isola come principio attivo fondamentale il nazionalismo e attribuisce agli altri il compito secondario di plasmarne la forma e di amplificarne l’effetto sulle masse.

      Mi scuso di non averglielo detto prima ma lei, in un certo qual modo, fa parte della mia ricerca.

      << Ma adesso non mi venga a criticare per la demenziale astoricità di quello che ha appena letto.>>

      C’è effettivamente qualcosa di demenziale nella lettura storica che ha fatto, qualcosa che il suo sarcasmo lascia inalterato: l’attribuzione di responsabilità collettive ad intere categorie di persone.

      Quanto a Shoah e Sterminio essi non generano affatto stati d’animo collidenti tra loro. Una famiglia colpita dalla perdita di un suo caro per mano di un assassino coltiva il dolore e la memoria a suo modo; la società accusa l’offesa e il dolore in un altro, ma soprattutto attiva i mezzi per prevenire altri delitti, per quanto è possibile.

      L’orrore per lo Sterminio ha convinto i paesi del mondo a dare vita all’ONU e ad attribuirgli il potere di limitare la sovranità degli Stati affinché mai più potesse ripetersi quello che è avvenuto. Questo uso fondamentale dello Sterminio non dipende dal punto di vista delle comunità ebraiche: che coltivano dolore e memoria della Shoah a loro modo, dipende da ciò che significa per i cittadini del mondo lo Sterminio e da quali energie di civiltà riesce a mobilitare.

  • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 19 aprile 2014 20:03
    Fabio Della Pergola

    "Poi ho gradualmente maturato un’altra ipotesi, che isola come principio attivo fondamentale il nazionalismo e attribuisce agli altri il compito secondario di plasmarne la forma e di amplificarne l’effetto sulle masse".... capisco e apprezzo la sua ricerca, ma se quello che riporto è l’esito finale direi che siamo sui minimali. Se i nazionalismi hanno dato vita agli orrori più eclatanti, non è che le forme istituzionali sovranazionali (che fossero imperi o teocrazie) abbiano dato risultati molto diversi.

    "l’attribuzione di responsabilità collettive ad intere categorie di persone". Quindi se dico che i bianchi hanno schiavizzato e massacrato i neri o gli indigeni ovunque nel mondo faccio un discorso....nazista? Cerchiamo di capirci. Una cosa è fare delle generalizzazioni che rimandano ad un intero tessuto sociale altra cosa e fare "categorie".
    I polacchi erano un popolo e una nazione che aveva una sua tradizione culturale dove l’antisemitismo allignava da secoli. Non saranno stati tutti assassini né tutti complici di assassini, ma se dico "i polacchi sono stati antisemiti" anche un bambino delle elementari capisce quello che dico. Se dico i bianchi hanno praticato l’apartheid in Sudafrica, chiunque sa che non intendo una generica ’categoria’ umana, né tutti i bianchi individualmente intesi. Lei no. Vede a dove porta la schematizzazione astratta ?

    Che la shoah sia stata un vulnus per l’intera umanità è fuori di dubbio, ma - insisto - in quei forni ci finì chi era ebreo, non chi era un generico essere umano. Capisco che lei ha da perseguire i suoi fini ultimi per avversare tutto ciò che anche lontanamente sappia di sionismo, ma si rende conto che con il discorso che fa - condivisibile in un ALTRO contesto di ricerca storica - qui arriva a negare l’indiscutibile ebraicità delle vittime ? Gli ebrei erano soppressi in quanto ebrei. Possiamo girarci intorno per mille anni ma questo era ed è il fatto. E quel simbolo bistrattato sta lì a significare il progetto di sterminio di quelle persone che entrarono lì perché ebree (senza negare nulla alle altre categorie di vittime).

    Se fosse vero che quel simbolo, che è paragonabile ad un sacrario, è di tutti perché non si è ribellato a Grillo, come ho fatto io, in quanto essere umano offeso per l’appropriazione indebita - a titolo di tornaconto elettorale - che ne ha fatto ?

    La comunità internazionale si è mossa alla fine - un po’ tardi naturalmente - e buon pro gli faccia. Senza scordare che il Ruanda è lì a dimostrare che cosa sia, davvero, la comunità internazionale.

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