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Sei un mito... greco

 

Parte prima (Liberamento ispirato alle opere di Luciano de Crescenzo e Pollon)

Il viaggio di Orfeo

Orfeo è nella categoria dei belli e ombrosi alla Kurt Cobain, riesce a piegare tutto alla sua volontà; donne, uomini, muse, colibrì, file word etc etc.
È famoso in tutta la Grecia, tutte le pulzelle pulzellano per lui, ma lui si è innamorato di Euridice che a malapena si rade le gambe figurarsi più in giù; tant'è che proprio nella "sua foresta" si perde poco dopo le nozze, viene morsa da un assorbente interno e muore.
Orfeo non ci vede più sia dalla fame che dalla disperazione e vola nell'oltretomba da Ade. Dopo aver dato una lauta mancia all'ingresso a quel farabutto di Caronte che ha subbaltato il trasporto marittimo ad una cooperativa di tipo B capitanata da un certo Schettino, riesce finalmente a presentarsi al cospetto del re degli inferi.
Anche Ade viene piegato dal suadente Orfeo e si fa restituire l'anima dell'amata Euridice. Da quella conversazione nasce proprio l'espressione:
"Che me l'Euridice a fffà?"
Purtroppo l'amata nel tempo trascorso nell'Ade è diventata anche vegana, criticalmassaia, animalista e continua insistentemente a fotografarsi solo i piedi e a chiedere continuamente un parere sulle foto.
Orfeo dopo un paio di settimane con lei decide di fuggire via lontano e trascorre il resto della sua vita vagando nei meandri della sua psiche e finendo per rivoltarsi dalle seghe sino a diventar cieco.

La Favola di Amore e Psiche

Per quanto bello, questo mito finisce un pò alla Lost: si nota che quella magia ad un certo punto s'è esaurita.

Nella prima stagione: c'è questa bellissima ragazza che è talmente bella che fa incazzare pure Venere, che della bellezza ne sarebbe la dea... cribbio.
Nella seconda stagione: la suddetta bellissima ragazza è talmente bellissima che il dio Amore (o meglio, l'aritista una volta conosciuto come Eros) s'innamora di lei, la porta via con se e la salva dalle bellissime grinfie di Venere.
Nella terza stagione: Amore e Psiche se la spassano di brutto, pensano a strani nomi da dare ai figli, poi comprano un labrador, vendono il labrador e prendono una schiava egizia, vendono la schiava egizia e ci prendono un televisore al plasma, sembra il mercante in fiera.
Nella quarta stagione: Eros è cosi innamorato della bellissima Psiche che la caccia di casa e la rimanda a calci sulla terra, dove le sorelle, brutte come la Fiat Duna tramano alle sue spalle.
Nella quinta stagione: Il finale che non ti aspetti. Venere che odiava la bellissima Pische le richiede l'amicizia e la ricongiunge con Amore, che nel frattempo stava già girando un altra leggenda.

Titone

Titone è un bel pescatore troiano e anche un discreto stopper.

Aurora una domenica s'innamora di lui mentre scivola a piedi pari sulla caviglia dell'attaccante del Tebe.
Ma c'è un problema: Aurora è la figlia di Zeus, quindi oltre ad avere il motorino prima dei comuni mortali, possiede anche l'eterna giovinezza e una spruzzatina d'immortalità.
Corre dal padre a chiedere l'immortalità anche per il suo amato Titone. Il Padre l'accontenta ma gli toglie il motorino.


Aurora è felice e spensierata non pensa alle nefaste consequenze della sua scelta, corre dal suo pescatore troiano ad annunciargli la bella notizia.
Alcune settimane dopo, Aurora nota che il buon Titone conosce a menadito: venti, nodi, brezze marine, tanto bene che potrebbe vincere l' America's Cup, ma non possiede l'ombra di una macchina, ne di un motorino, figurarsi di una bici.
"E a me chi mi vien a prendere il sabato in centro"
"E se un branco di Ciclopi mi stupra tornando a casa???"
"Ma amorinooo, mi vuoi far fare tutta quella strada a piedi con questi tacchi???"
Devo aggiungere altro o v'immaginate da soli come finisce questa storia?

La guerra dei giganti

In onore a questo mito avrei voluto scrivere questa storia con corpo 44 ma ho desistito solo perché mi sembrava una stronzata conclamata.
Solita brutta storia di provincia: il Padre degli dei, Crono, per paura di essere deposto da suoi figli decide di mangiarli, così, un mercoledi mattina qualunque, solo perché aveva finito i pan di stelle, pan di stelle vere... è sott'inteso.
Solo Zeus nascosto dalla madre si salva dall'abbuffatta e una voltra grande e incazzato fa rivomitare i fratelli al padre generando cosi l'Industria del Porno. (che a me piace scrivere con la lettera maiuscola per rispetto)
Non l'avesse mai fatto!!! Il padre gli scatena contro di tutto, Centimani, Titani, EquiItalia, Demo Morselli e tutto l'Eintreicht di Francoforte, tant'è che proprio una dei massaggiatori della squatra tedesca gli strappa via tendini e piercing e lo rinchiude in una torre proprio accanto al cavallo di fronte al pedone.
Per fortuna un eroe suonatore, tale Adam Cadmo si trova a passare da quelle parti. Addormenta il carceriere di Zeus e lo libera, il padre degli Dei inscena una vendetta tipo John Woo, tanto da colpire uno dei titani, Tifone, con una pietra, trasformandolo nel monte Etna. (Vi giuro che la leggenda finisce così, anch'io li per li ci so un pò rimasto).

Bellerofonte
Ognuno di noi ha un sogno, c'è chi vuole diventare un calciatore, chi vuole andare sulla Luna a tutti i costi, chi invece come Bellerofonte sognava semplicemente di catturare e domare Pegaso, un cavallo alato nato dalla coagulazione del sangue del collo della Medusa dopo che Perseo l'aveva uccisa.
Ora, siccome all'epoca del taglio della testa, la Medusa era incinta di Poseidone, si dice che il vero padre di Pegaso fosse proprio il re dei mari... anche se i parenti della medusa ancora si scannano per l'eredità.
All'epoca dei fatti il puledro viaggiava libero e felice come un assorbente con le ali, ma alle sue spalle tramavano Bellerofonte coaudivato dall'indovino Polido che aveva una visione alla Steve Job sulla questione:
"Devi solo sognare delle briglie per quel cavallo,il resto verrà da sé"
E cosi va: Bellerofonte cattura Pegaso e inizia a girovagare per la Grecia con la stessa libertà che ha il figlio di un ferroviere viaggiando in treno.
Il problema è che Bellerofonte sta più o meno sulle palle a tutti quelli che incontra, che gli propongono missioni suicide sperando che ci rimanga secco, ma lui ne esce sempre vivo e sempre più eroe.
Uccide la Chimera, un dolce gattino trasformatosi dopo il disastro della petroliera Exxon Valdez in un animale mezzo leone, mezza capra con le patate, il caffè, e coperto compreso.
Ovviamente con uno stratagemma pauroso, uccide anche la bestia mitologica e continua a uccider mostri più o meno per tutto il resto della sua vita, intervallando questa onesta attività concupendo regine e producendo figli senza soluzione di continuità.

Alla fine finisce per montarsi la testa, decide che è il più fico dei fichi e vola in groppa al suo cavallo alato verso l'Olimpo, il paradiso fiscale degli dei.
Il problema che l'Olimpo all'epoca aveva una door selection piuttosto importante , tant'è che il cavallo fu fatto entrare mentre Bellerofonte, fu "precipitato" sulla terra dove adesso campa con delle comparsate nei reality.

A breve (tipo una settimana) la seconda e ultima parte.

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