• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca Locale > L’Aquila: 5 anni senza

L’Aquila: 5 anni senza

natale2

Il tempo trascorre e nessuno lo può fermare. Si arresta solo per chi non c’è più. Mancano i volti, i sorrisi, le voci nelle abitazioni, nelle strade, nelle piazze. Bisogna aspettare l’evento per riempire le vie, ma in alcuni casi non c’è nessuno evento che possa riportare la vita.

Mancano le idee, i progetti, una politica costruttiva, la ricostruzione delle abitazioni, la ricostruzione sociale. Manca la città, quella vivibile, quella a portato di uomo. Manca la normalità, quella che c’è in tutte le altre città e lo scopri ogni volta che percorri un marciapiede con vetrine, persone che guardano, commentano.

Riccardo, 16 anni, esce il sabato sere e commenta: “Questa città mi va stretta”, a tanti è andata stretta: L’Aquila ha sempre offerto poco, ma oggi non offre nemmeno un corso principale illuminato. Laura, 36 anni, ogni volta che lascia la città sente una sensazione di liberazione, leggerezza, tornare… tornare a volte è impossibile e, a volte, è difficile andare via per sempre. Ma viverci dà la sensazione di trovarsi in un set di un film horror, senza effetti speciali.

Con l’avvicinarsi dell’anniversario del terremoto è impossibile non ricordare, ed è avvilente vedere la farsa della commemorazione con coloro che promettono ogni anno, con le stesse parole, con lo stesso sguardo, ma per 364 giorni, pur avendo la possibilità, non fanno nulla di concreto.

Mancano la piazza, il mercato, le grida del fruttivendolo, il parcheggio in doppia fila, fischiettio di rimprovero del vigile. È stato spostato tutto, ma ciò che nasce in un luogo, se viene estirpato, non sempre attecchisce in un altro posto.

Marco non è mai più tornato in centro: “Non c’è niente, che vai a vedere? Le impalcature? Quello che non c’è? Il vuoto? Il silenzio? Il buio?” Donatella invece per non perdere l’appartenenza vorrebbe tornarci il più possibile.

Sono sensazioni, stati d’animo, impressioni che si hanno dopo 5 anni senza…. L’Aquila

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità