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Matrimoni omosessuali legali (o quasi) in Michigan

Un giudice del Michigan ha dichiarato incostituzionale la legge che vieta i matrimoni omossessuali nello Stato americano. In risposta, il 22 marzo, 300 coppie gay si sono sposate. Ma qui inizia il problema, perché lo stesso giorno la Corte d'Appello ha messo i matrimoni in stand by. La complicata storia del riconoscimento, solo a metà, dei matrimoni gay in Michigan. 

 

Dopo lunghe attese, tra consensi e smentite, finalmente il Governatore del Michigan, Rick Snyder, ha annunciato il riconoscimento da parte del governo federelale di 300 matrimonio gay.

Le 300 unioni erano avvenute lo scorso 22 marzo, in seguito alla decisione del giudice distrettuale Bernard Friedman, che aveva definito incostituzionale il divieto dei matrimoni omosessuali, aprendo le porte alle cerimonie il giorno successivo.

Purtoppo, nel pomeriggio dello stesso 22 marzo arriva lo “stop” del Sesto Circuito della Corte d'Appello del Cincinnati, con un ordine di arresto temporaneo dei matrimoni, e un rinvio a giudizio del caso. Le coppie si ritrovano così in un vero e proprio limbo legale, sposate ma non riconosciute in termini legali.

Il caso passa nelle mani del Procuratore generale Eric Holder,

e il 28 marzo arriva la decisione finale: “Le 300 coppie potranno beneficiare di tutti i diritti garantiti dallo stato federale, in accordo alle condizioni stabilite in altri matrimoni omosessuali”.

Il governatore Snyder commenta la decisione presa dal Procuratore Holder dichiarando che: “Benché le nozze avvenute il 22 marzo siano riconosciute dal governo federale, lo Stato non ha intenzione di estendere a queste coppie nessun diritto o beneficio, almeno finché la legalità dei matrimoni omosessuali in Michigan dipenderà dalla decisione dei tribunali, rispetto ai singoli casi”.

La situazione attuale è quindi piuttosto contorta e con ogni probabilità la sentenza definitiva potrebbe spettare solo alla Corte Suprema degli Stati Uniti, anche se ciò comporterebbe una lunga attesa. Nonostante tutto, come dichiarano alcune coppie intervistate, ormai si sta giungendo a un cambiamento, “è solo questione di tempo”.

Un caso simile si era già verificato nel dicembre 2013, quando nello Utah più di 1000 coppie omosessuali richiesero il riconoscimento delle loro unioni in termini legali. Anche in quel caso intervenne il Procuratore Holder, il quale decise di riconoscere i matrimoni nonostante la contrarietà della Corte Suprema.

Negli States al momento non esiste un'uniformità legislativa che regolamenti in maniera definitiva e omogenea le unioni omosessuali, tanto che ogni Stato applica norme diverse. Al momento solo 17 Stati su 50 riconoscono le unioni omosessuali, ovvero: California, Connecticut, Delaware, Hawaii, Illinois, Iowa, Maine, Maryland, Massachusetts, Minnesota, New Hampshire, New Jersey, New Mexico, New York, Rhode Island, Vermont, and Washington.

 

  Unione civile che garantisce diritti simili al matrimonio
  Unione civile che garantisce diritti limitati
  Riconoscimento dei matrimoni contratti all'estero
  Nessuna proibizione specifica, nessun riconoscimento di matrimoni omosessuali o unioni civili
  Sentenza giudiziaria contro il divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso pendente in appello
  Stati il cui statuto vieta le unioni civili
  Stati la cui costituzione vieta il matrimonio omosessuale
  Stati la cui costituzione vieta sia le unioni civili sia il matrimonio omosessuale
 
 
 
 
Foto: Wikipedia 1 & 2

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