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Pena di morte nel 2013, esecuzioni in 22 paesi

Cina, Iran e Iraq in testa alla classifica.

Secondo il rapporto annuale sulla pena di morte diffuso questa mattina da Amnesty International, nel 2013 vi sono state esecuzioni in 22 paesi, uno in più rispetto all’anno precedente.

A guidare la classifica dei paesi che maggiormente usano la pena capitale c’è sempre la Cina, sebbene anche stavolta sia risultato impossibile – a causa del segreto di stato imposto dal governo di Pechino – calcolare un numero realistico di condanne ed esecuzioni. Le organizzazioni per i diritti umani stimano che ogni anno in Cina siano messe a morte migliaia di persone.Escludendo la Cina per il motivo spiegato sopra, l’80 per cento delle esecuzioni registrate lo scorso anno da Amnesty International si è concentrato in tre paesi mediorientali: Iran, Iraq e Arabia Saudita.

In Iran, le esecuzioni riconosciute ufficialmente dalle autorità sono state almeno 369, ma secondo fonti attendibili centinaia di altre esecuzioni sarebbero avvenute in segreto, innalzando il totale a oltre 700.

In Iraq, per il terzo anno consecutivo, c’è stato un profondo aumento delle esecuzioni, con almeno 169 persone messe a morte, quasi un terzo in più del 2012, prevalentemente ai sensi di vaghe norme antiterrorismo.

L’Arabia Saudita ha continuato a usare la pena di morte come nei due anni precedenti, con almeno 79 esecuzioni nel 2013. Per la prima volta da tre anni e in violazione del diritto internazionale, sono stati messi a morte minorenni al momento del reato.

Al quinto e sesto posto della classifica si collocano gli Stati Uniti d’America con 39 esecuzioni (il 41 per cento delle quali in Texas) e la Somalia con 34 esecuzioni (19 delle quali nella regione semi-autonoma del Puntland).

metodi d’esecuzione usati nel 2013 comprendono la decapitazione, la sedia elettrica, la fucilazione, l’impiccagione e l’iniezione letale. Esecuzioni pubbliche hanno avuto luogo in Arabia Saudita, Corea del Nord, Iran e Somalia.

Se ci si limita ai numeri, a prima vista il 2013 è stato un anno peggiore rispetto al 2012: 778 esecuzioni in 22 paesi contro le 682 del 2012.

Ma ormai, per un paese che usa la pena di morte, altri nove non vi fanno più ricorso. Lo si vede chiaramente dalla mappa (disponibile anche in versione interattiva) che apre questo post. Trent’anni fa, il numero dei paesi che avevano eseguito condanne a morte era stato di 37. Il numero era sceso a 25 nel 2004 e ora, a nove anni di distanza, è sceso ulteriormente. Nell’ultimo quinquennio, solo nove paesi hanno fatto ricorso anno dopo anno alla pena capitale.

Inoltre, se nel 2013 Indonesia, Kuwait, Nigeria e Vietnam hanno ripreso a eseguire condanne a morte, Bielorussia, Emirati Arabi Uniti, Gambia e Pakistan hanno smesso. Due continenti, Europa e Oceania, sono risultati liberi dalla pena di morte. Lo sarebbero da tempo anche le Americhe, se non fosse come abbiamo visto per gli Usa, dove tuttavia il numero degli stati abolizionisti è salito a 18 e sono state emesse poche nuove condanne a morte.

Non mancano le buone notizie: nell’Africa subsahariana, dove solo cinque paesi (uno su 10) hanno eseguito condanne a morte, diversi stati, tra cui Benin, Ghana e Sierra Leone, hanno fatto registrare passi avanti importanti, attraverso modifiche costituzionali o emendamenti al codice penale volti all’abolizione della pena capitale. Nelle Americhe, diversi stati caraibici hanno svuotato i bracci della morte per la prima volta da quando, negli anni Ottanta, Amnesty International ha iniziato a seguire l’andamento della pena di morte in quella zona.

Insomma, non c’è pessimismo nell’analisi sull’uso della pena di morte nel 2013. Nondimeno, la guardia rimane alta. Anche perché fino a quando la pena di morte non verrà abolita, vi saranno sempre prigionieri sul punto di morire e vi saranno sempre giudici e autorità statali che riterranno necessario (o, semplicemente, giusto) uccidere chi ha ucciso per insegnare che non si deve uccidere. Ammesso che abbia ucciso e che non sia stato un blasfemo, un dissidente, un apostata o un’adultera.

 

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