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Le conseguenze della chirurgia estetica - FOTO

Una fotografa della Corea del Sud si confronta con le conseguenze, fisiche, della chirurgia plastica. 

Ji Yeo, una giovane fotografa sudcoreana, si racconta in un'intervista pubblicata sul The Guardian.

Il suo ultimo lavoro, Beauty Recovery Room, è una sequenza di dodici scioccanti immagini in cui sono ritratti i volti e i corpi di dodici donne, immortalate nelle ore successive agli interventi estetici cui hanno deciso di sottoporsi.

Dalle parole dell'artista ventinovenne, non è difficile capire quanto la sua esperienza di vita sia strettamente legata a questa tematica:

"Prima il mio corpo non mi piaceva affatto. Avevo davvero una bassissima stima di me stessa, odiavo perfino le mie unghie dei piedi! Volevo trasformare completamente il mio corpo così iniziai a informarmi sulla chirurgia estetica. Ma più lo facevo, più mi sorgevano dubbi, perché nessun medico ti spiega chiaramente cosa succederà o quali potrebbero essere gli effetti collaterali"

Yeo decise di interrogarsi sulle possibili conseguenze della chirurgia e iniziò a contattare le donne iscritte sui forum online di chirurgia estetica nella Corea del Sud, chiedendo loro se fossero disposte a farsi fotografare nei giorni immediatamente successivi all'operazione.

Ed ecco che la serie Beauty Recovery Room ha inizio. 

Come spiegato dalla fotografa stessa, la chirurgia plastica è da lungo tempo diventata parte integrante della cultura coreana fino a essere interpretata come un passo quasi necessario per il miglioramento della persona, e in particolar modo della donna.

Eppure le donne rappresentate in queste immagini mostrano segni evidenti sulla propria pelle: cicatrici, lividi, ferite profonde; per non parlare dei bendaggi e della quantità di medicinali e anestetici cui dovranno sottoporsi per lungo tempo prima che le ferite siano completamente riemarginate.

Ciò che sciocca di più è che, secondo una ricerca condotta dall'ISAPS (International Society of Aesthetic Plastic Surgery) nel 2010, la Corea del Sud è uno dei paesi in cui si pratica il più grande numero di interventi di chirugia estetica.

Il paese asiatico è in ottava posizione, preceduto da: USA, Brasile, Cina, India, Giappone, Messico e Italia (che occupa la settima posizione, con 1500 interventi di chirurgia estetica l'anno).

Ji Yeo, decisa a mostrare il lato più doloroso e drammatico della chirurgia estetica, si mette in gioco fino in fondo e, nel 2010, in una performance inclusa nella serie Beauty Room Recovery, indossa un body color carne e si mostra in un mercato di Brooklyn con un cartello che recita:

"Voglio essere perfetta. Disegnate sul mio corpo. Dove ho bisogno di chirurgia plastica?"

Alcuni si sono divertiti a cerchiare e mettere in risalto parti specifiche del suo corpo, altri hanno lasciato commenti sul suo corpo come: "Sei bellissima"; "Non hai bisogno della chirurgia!"; "Sei perfetta così come sei".

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