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 Home page > Tribuna Libera > Fame e bisogno di riprogettare la vivibilità relazionale

Fame e bisogno di riprogettare la vivibilità relazionale

Ordine e disciplina vedono nell’armonia l’espressione della bellezza illustrata in ogni aspetto umano capace di coinvolgere tutte le dimensioni dell’uomo e utile nel recupero delle relazioni umane e sincere.

Bisogna riappropriarsi, ciascuno nel proprio vissuto personale, dell’ordine, armonia e proporzione delle parti e dell’insieme del Tutto ambientale e relazionale. Il valore del “bene comune” ha la sua utilità nel progresso civile delle persone, nello scambio affettivo, nel diritto a usufruire della libertà e bellezza percepita secondo la propria sensibilità.

Bisogna bonificare il paesaggio dei sentimenti prodotti in una relazione e restituirsi anche un’attrattività di se stessi da non svilire con scelte di vita avventate e superficiali. Bisogna recuperare all’interno dei propri rapporti umani una riprogettazione culturale dell’armonia e bellezza da redistribuire negli ambienti domestici e lavorativi, nel modello costruttivo degli spazi fisici, armonizzando se stessi con il flusso ritmato della vita sana e con l’estetica funzionale del rispetto civico dell’ambiente che si consuma.

Bisogna bonificare la nostra mente in tema di scelte di valore da compiere per aumentare la percentuale di successo nella vita privata e nella distribuzione dell’attrattività personale sugli altri. Felicità, benessere, “vivibilità relazionale” potrebbero essere i macro-obiettivi che stimolano il nostro interesse di esseri umani, e vanno anche indicati i piani dettagliati e i costi per realizzarli, le risorse personali da investire, i tempi necessari e la formazione utile per giungere a simili obiettivi.

Bisogna coltivare la bellezza intesa nel senso più ampio di armonia, qualità, amore, fusione degli elementi che compongono l’uomo e l’umanità, modellamento in perfezione del tempo e spazio vissuti all’interno della storia personale, del presente concreto e futuro sostenibile. La bellezza è anche comunicare con efficacia con tutto se stessi e con il Sé dell’altro, comprendendo le sfumature materiali e immateriali e il “paesaggio caratteriale” delle persone.

Etica, estetica, armonia, bellezza, arte di fare bene e del bene, coerenza, impegno, fiducia e verità spiegano assieme come sia deprecabile l’indifferenza di molti nell’accettare tutto mediocre e il disordine costruttivo interiore ed esteriore senza regole né remore di coscienza, senza pazienza e silenzio. L’uomo si è abbandonato nei luoghi in cui vive male, e ha abbandonato se stesso alla confusione e caos percettivo. L’uomo ha abbandonato gli altri con l’egoismo disfunzionale contagioso, ha dimenticato la cultura del sapere bene pratico ed efficace, ha lasciato il valore del tempo prezioso e dello spazio da vivere felice e rilassato con se stesso.

L’uomo vive in continue tempeste emotive, pulsionali, verbali che offuscano giudizio e autonomia, producono inquinamento ambientale (esterno e interno all’uomo). Mancano le salde radici dei valori da applicare alle scelte e ai saperi in movimento. È fin troppo chiaro che non rispettando il nostro territorio interiore non sarà possibile rispettare quello esterno che si vive con una pratica che produrrà, con molta probabilità, brutture, sozzure, storture, strozzature e storpiature della realtà.

Amore, bellezza, futuro potrebbe essere lo slogan per una campagna che promuova il recupero delle relazioni umane vere e sincere avvalendosi dello straordinario senso che ordina e disciplina assieme all'armonia l’espressione della bellezza illustrata in ogni aspetto umano capace di coinvolgere anche tutte le dimensioni dell’uomo.

Ci vuole un progetto per l’uomo per portare nel futuro delle relazioni il patrimonio che racchiude il significato ampio della bellezza che caratterizza l’umanità armoniosa. Per rilanciare l’armonia, la qualità degli ambienti, l’identità dei generi, il valore della diversità e il mondo, ci vuole tutto questo immaginare un altro futuro fino a qui condotto sull’onda di folli passioni per la libertà e sviluppi sregolati.

Riprogettare cultura del rapporto e creatività con il fine di donare energia ai propri desideri leciti e speranza di durata dell’umanità volta all’unità e non alla divisione.

Foto: Flickr/Alessandro Prada

Questo articolo è stato pubblicato qui

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