Privacy: diminuisce la fiducia nelle aziende private

L'operatore telefonico Orange ha fatto realizzare un'indagine all'azienda londinese Loudhouse, specializzata in sondaggi, in merito alla fiducia che ripongono nelle numerose imprese private che sono in possesso dei nostri dati personali, in seguito anche al furto di informazioni e identità subito dagli abbonati del brand il mese scorso.

I risultati, effettuati su un campione di 2028 soggetti, sono chiari: innanzitutto il 29% degli intervistati afferma di aver perso fiducia nelle aziende private (anche a seguito dello scandalo Datagate). Le perdite maggiori si sono ottenute per quanto riguarda i social network (-46%), gli operatori mobili (-26%), i creatori di applicazioni per cellulare (-26%) e infine i costruttori/gestori delle centraline (-19%). Al contrario i soggetti che vantano la maggior fiducia dell'utenza sono le banche e le istituzioni finanziarie (51%).

Infine, in merito al lavoro che le istituzioni governative fanno a tutela dell'utente solo il 12% ne è soddisfatto. Il 36% sostiene che sono le associazioni dei consumatori a dare le giuste informazioni sulla gestione e la tutela delle informazioni personali. Il restante 37% non ha saputo prendere una posizione.

Orange ha garantito che si occuperà personalmente di tutela e privacy dell'utenza attraverso un programma che verterà su: sicurezza, controllo, trasparenza, accompagnamento all'utilizzo e alla protezione.