Giovani rampanti guidati da Grandi Vecchi

Renzi mi fa venire in mente Kim Jong-Un dittatore del nord Corea. Giovane ed ambizioso da far sbranare da cani famelici i suoi oppositori, Kim Jong-Un aveva lo zio reggente per affiancarlo nelle sue attività governative, come Napolitano sta facendo con Renzi. Sappiamo l'epilogo della storia nordcoreana, dove un giovane non ha tardato molto a far venire fuori i connotati della sua carta d'identità.

In Italia di una cosa ci rendiamo conto. Abbiamo un presidente del consiglio, voluto dal grande vecchio, che ha escluso dalla squadra di Governo un uomo come Gratteri ed ha voluto all'economia ed alle finanze un super contabile della Germania, che dovrà occuparsi degli interessi tedeschi a discapito di un'economia come la nostra, che viene affossata ogni giorno che passa. E così mentre la stampa gongola plaudendo al ricambio generazionale, chissà perchè a livello governativo tutto rimane appannaggio di un monarca che continua a dire e fare un po' come gli pare. Se i giovani sono questi alla Renzi, siamo belli e fritti.

Sembrano dei ragionieri, abituati a leggere carte ed eseguire gli ordini superiori, ma di tensione emotiva, di spirito creativo non ne vedo nemmeno un goccio. Lontana la generazione che lottando diceva "il re è nudo", per dire che presto il potere sarebbe rimasto spoglio, con la maschera dell'ambiguità calata. A ragione di ciò il cambiamento di facciata non produrrà quei cambiamenti che tutti si attendono. Renzi è abituato a nutrirsi di pane e potere. Lo ha imparato molto presto, poiché proviene da una famiglia dentro la quale dal padre politico non poteva che venir fuori un figlio con il pallino della politica e di tutte quelle magagne occorrenti per arrivare a ricoprire la massima carica in men che non si dica.

Renzi non dica ai giovani che è tutto possibile. Mente sapendo di mentire. Se non si ha qualcuno alle spalle che ti proietti in questi ambienti, al massimo di questi tempi, l'unica cosa che si può fare è il lustrascarpe. Ecco i giovani sono deputati alla carica di lustrascarpe del potere, che continuerà a perpetuarsi, poiché di nuovo non c'è proprio niente, ad eccezione della fame e della miseria.