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Una nuova Diaspora

In un servizio su un quotidiano, apparso qualche giorno fa, si parlava della fuga dall’Europa verso Israele di un numero rilevante di persone di religione Ebraica. Fuga non già da Paesi di religione Islamica, ma da Paesi europei come Francia e Olanda.

La domanda naturalmente è: vanno via perché dentro il cuore di ogni Ebreo regna il desiderio, il sogno di EREZ ISRAEL, quella attrazione a Sion, la città di David, che sempre ha tenuta accesa la candela della speranza, la Hanukkah, luce per rischiarare i momenti più bui della loro storia? oppure, è perché si sente nell’aria, ancora una volta, quel puzzo dell’odio, della caccia all’untore, rochi canti di razze elette e destini millenari?

La crisi economica ha messo in ginocchio Paesi come la Grecia, ha fatto vacillare pericolosamente Spagna, Francia; l’Italia si dibatte nel pantano, affogando lentamente nel fango senza che si intravedano chiari segni di ripresa. In tutta Europa la crisi è stata devastante e se alcuni Paesi hanno trovato la forza per risollevarsi altri ancora dovranno soffrire.

Naturalmente quando vi è una situazione di malessere ecco entrare in scena i cacciatori di streghe, gli scova untori; ma chi sono le streghe? chi sono gli untori che diffondono la peste fra i bravi cittadini? Prima erano gli immigrati, clandestini e no, tutti quei cinesi silenziosi, quasi invisibili, che in camerate militari, oscurate come per un coprifuoco, lavorano Infinite ore, mangiano, dormono, fanno figli, muoiono; poi i ruba-lavoro, quelli che fanno lavori da schiavi, quelli che per pochi denari raccolgono ortaggi e frutta, portano secchi di cemento su per vertiginose impalcature senza un briciolo di sicurezza.

No, decisamente non sono stati questi uomini e queste donne a mandare in frantumi le certezze economiche dell’Occidente, del Nord del mondo. Chi allora? Chi può avere interesse a mandare in miseria milioni di persone? Ma certo! Eccoli i nemici, i banchieri ebrei, gli usurai ebrei, i cravattari ebrei. Loro, nemici giurati del mondo, loro che ritengono da sempre di avere subito torti, loro che sempre hanno rimarcato la propria diversità e che mai hanno cercato di integrarsi nelle altre culture.

Già, la Storia è una ruota, studiarla dovrebbe servire a non commettere gli errori del passato, a evitare le grandi tragedie, i crimini commessi, le sofferenze patite. La strategia dell’indicare come colpevoli di una situazione di malessere, di crisi, di disagio, è storicamente la strada che la politica ha seguito da sempre, più facile che affrontare i problemi, più potente come strumento di manipolazione di massa.

La paura del diverso alberga facilmente nelle persone con un percorso culturale insufficiente, si tratta quindi di colpire nel ventre molle e tenere una società in tensione continua. Naturalmente si spera che, almeno l’Occidente, le democrazie consolidate, abbiano sviluppato i necessari anticorpi per scongiurare le sciagure che ci ha riservato il Novecento con la tragedie del Nazi- Fascismo e del Socialismo reale.

Anche allora il malessere economico ha acceso le polveri, qualcuno ha soffiato sulle fiamme finché l’incendio non è deflagrato, bruciando dignità, passioni sogni, mettendo a nudo ciò che l’uomo è capace di fare a un altro uomo, soltanto se la spinta dell’ odio è tanto forte, sorretta dall’agire in branco, a caccia del diverso, che diventa nemico, preda. Milioni di persone hanno pagato senza colpa, oltre le persone di religione ebraica, l’imbelle popolo Rom, persone omosessuali, persone con colore della pelle diverso, persone con idee diverse. Ed è vero che hanno cominciato a urlare più forte nelle piazze quei gruppi che si definiscono difensori, della patria, della razza, della vera religione, spesso senza sapere di che parlano, ma con una tendenza a usare la violenza.

Forse è meglio riflettere e provare ad arginare quelle spinte xenofobe e razziste che lentamente stanno facendo breccia nella disperazione di tante persone che hanno il buio davanti agli occhi, impossibilitati a immaginare un futuro, una vita normale, con un lavoro, una casa e persone da voler bene e farsi volere bene.

 

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